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I BAMBINI DELLA NOTTE. LACOR. UNA STORIA VERA DI GUERRA E DI SPERANZA NELL'AFRICA

Mercoledì 9 marzo, alle ore 19, nella Sala Laudamo di Messina, conosceremo la storia dell'Ospedale Lacor, fondato in Uganda dai coniugi Piero e Lucille Corti, due medici di frontiera che hanno dedicato tutta la loro vita a questa causa. 



E la conosceremo attraverso le pagine del libro “I bambini della notte. Lacor. Una storia vera di guerra e di speranza nell'Africa equatoriale” (Ed. Il Saggiatore) che ci raccontano di vicende realmente vissute nell'Ospedale Lacor. Un viaggio nel Nord Uganda, una grande epopea umana e professionale per imparare a reinventare se stessi e la vita. Un libro che è, per la Fondazione Teasdale Corti"la testimonianza che il seme gettato ha dato un grande albero che non deve cessare i suoi frutti".

"Non sarà una normale presentazione, - annuncia Daniela Bonanzinga - sarà molto di più! Angelo Campolo porterà in scena alcune parti del libro e la storia straordinaria dei coniugi Corti e dell'Ospedale Lacor entrerà nei vostri cuori. Conoscerete Dominique Corti, la figlia straordinaria che prosegue l'opera immane dei suoi genitori. Attraverso l'acquisto del libro potrete fare una piccola donazione. Non mancate a questo evento, un'occasione davvero speciale!" 

La scrittrice e giornalista Mariapia Bonanate, co-autrice del libro  "I bambini della notte"  insieme a Francesco Bevilacqua, ha narrato con straordinaria sensibilità e in maniera magistrale questa grande avventura trascinando i lettori in Africa, nei luoghi del romanzo. Dopo i saluti di Daniela Bonanzinga e Giuseppe Ministeri interverranno Mariapia Bonanate e Dominique Corti, Presidente della Fondazione Corti che opera dall’Italia per continuare a sostenere l'attività dell’Ospedale Lacor. Sarà l'attore Angelo Campolo a far vivere parti del romanzo con un reading di scena. Inoltre, acquistando una copia del libro si partecipa alla raccolta per la Fondazione Onlus Corti che ha organizzato l'evento con la Libreria Bonanzinga e il "DAF - Teatro dell'Esatta Fantasia". Tra i principali protagonisti del libro troviamo il fratello comboniano Elio Croce.




"Il romanzo nasce dall’esperienza umana di Francesco Bevilacqua, manager di successo in cerca di significati profondi, caparbio propugnatore della necessità di “ripetere dai tetti ciò che si è ascoltato nel segreto”, e dalla penna fascinatrice di Mariapia Bonanate, donna e scrittrice che la sensibilità personale e l’esperienza di vita vissuta hanno trovato testimone instancabile del bene che regge il mondo, in due anni di fatiche comuni, di spazi e tempi strappati al lavoro, al riposo e alle rispettive famiglie.  - spiega Dominique Corti - Il Lacor si presenta ai loro occhi nella sua realtà ed unicità, nella sua tensione ad affrontare i problemi del presente, con l’attenzione rivolta al futuro prossimo e le radici ancorate ai valori di un passato luminoso e travagliato ancora recentissimo. Il ritmo serrato non cade mai, perché è la storia di uomini e donne di buona volontà che agiscono in scenari difficili e problematici, dove tutto è conquista paziente e coraggiosa, dove l’amore per l’uomo e la fragilità dell’uomo stesso si intersecano strettamente nel cammino faticoso, umile e grandioso verso un futuro migliore".



L’Ospedale St. Mary’s, o semplicemente Lacor Hospital, è l’unico punto di riferimento sanitario per centinaia di migliaia di persone in una delle zone dell’area subsahariana tra le più povere al mondo, che ha conosciuto guerre civili durate quasi cinquant’anni. Fondato dai missionari comboniani nel 1958, con soli sei letti, nel 1960 è stato affidato ai coniugi medici Piero Corti e Lucille Teasdale, che hanno dedicato la loro vita, superando momenti drammatici e dolorosi sia personali sia professionali, per curare i più poveri e lo hanno trasformato nel più grande polo ospedaliero senza scopo di lucro dell’Africa equatoriale. Una missione umanitaria che continua ancora oggi e che è supportata dalla Fondazione Corti che ne garantisce l’operato negli anni a venire grazie anche all'impegno della loro figlia Dominique Corti.




Questo lo spirito del luogo, che traspare fin dall’inizio e che emerge sempre più attraverso le storie di medici, infermieri, uomini e donne che, con la loro vita, il loro impegno e sacrificio testimoniano che è tutto possibile, anche nelle situazioni più complesse e drammatiche. Il Lacor Hospital rappresenta un’esperienza umana profonda dalla quale si esce profondamente cambiati e in grado di inventare la vita nella sua pienezza e bellezza. Di farne ogni giorno un’avventura che valga la pena di vivere.

Copertina del libro

Una mattina di primavera che pare come tutte le altre. Francesco, consulente aziendale, avverte profonda una sensazione di vuoto improvviso e di acuto straniamento. Uno strappo dalla realtà che lo circonda, una scelta forte: un biglietto aereo per il Nord Uganda, destinazione Gulu, Ospedale St. Mary’s. 

Sinossi de "I bambini della notte" :
È mezzanotte al Lacor Hospital, nel Nord dell'Uganda. Nei grandi cortili, sotto un cielo equatoriale pulsante di stelle, diecimila bambini dormono in una distesa impenetrabile di corpi. Sono i night commuters, "i bambini della notte", che ogni sera varcano i cancelli dell'ospedale per sfuggire ai guerriglieri di Joseph Kony, che assaltano e bruciano i villaggi del popolo acoli. A osservare quei bambini, con emozione e stupore crescenti, c'è Francesco, manager che sta vivendo un momento di forti cambiamenti. Si è lasciato alle spalle una carriera aziendale che gli sta stretta. In Italia, qualcuno gli ha parlato della storia di due medici, Piero e Lucille Corti, che negli anni sessanta hanno trasformato un piccolo ambulatorio disperso nella savana in un ospedale d'eccellenza. Attratto da questa vicenda, Francesco ha deciso di partire, per conoscere direttamente quella realtà, e forse ritrovare se stesso. Dopo l'incontro con i bambini della notte, e in particolare con Dan, rimasto orfano con quattro fratelli più piccoli, il munu, l'uomo bianco che viene da lontano, intraprende un lungo percorso di crescita personale. Al suo fianco Elio Croce, fratello laico comboniano e figura leggendaria dell'ospedale. È lui a condurlo tra i reparti, nei campi profughi, lungo le strade di polvere rossa dove i guerriglieri sono sempre in agguato, e a raccontargli la storia di alcuni personaggi eccezionali che, accanto ai fondatori, hanno contribuito a fare grande il Lacor.

Antonella Di Pietro

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