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ECOTASSA RIFIUTI SICILIA: PER IALACQUA E' UN DANNO PER COMUNI E CITTADINI.

L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato l’articolo 35 della Legge di Stabilità che regola il tributo speciale per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi (Ecotassa), cioè il sistema di misure incentivanti e disincentivanti che verranno applicate ai Comuni in base alla percentuale di rifiuti solidi urbani differenziati che verranno conferiti nelle discariche e negli impianti di trattamento. Ad essere puniti saranno quei Comuni siciliani che non raggiungeranno almeno il 65% di raccolta differenziata. 



“La Regione punisce i Comuni ed i cittadini che stanno avviando la raccolta differenziata, vanificando gli sforzi che si stanno facendo per adeguarsi alla normativa rifiuti, determinando così un grave danno alle casse degli enti locali siciliani e alle tasche dei cittadini. Ma si rendono conto i deputati regionali di cosa hanno votato?”. E' questa la reazione dell'assessore all'Ambiente del Comune di Messina, Daniele Ialacqua, alla notizia dell'approvazione da parte dell'ARS dell'art. 35 della Finanziaria, dopo la bocciatura degli emendamenti che chiedevano di cassare o modificare l'articolo stesso. 

“Da un lato un aumento dei costi e dall’altro uno scippo ulteriore di risorse che potevano essere destinate per incrementare la raccolta differenziata - continua Ialacqua - sono questi i risultati che la Regione otterrà con l'approvazione della nuova ecotassa, che prevede un aumento del tributo per il conferimento dei rifiuti in discarica per i Comuni che non raggiungeranno entro l'anno determinati livelli di raccolta differenziata. E' giusto il principio di punire i Comuni meno virtuosi e di premiare quelli più efficienti, ma a patto che i Comuni vengano messi veramente in condizione di poter fare la raccolta differenziata, e così non è”

Ialacqua elenca le negligenze della Regione in questi anni: “Basti pensare ai ritardi nell'erogazione dei finanziamenti per la raccolta differenziata, la mancata costruzione d'impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, il mancato completamento degli impianti di compostaggio previsti, il buco nero del sistema ATO che ha prodotto due miliardi di debiti, l'assurda legge di riforma n. 9 del 2010 che ha reso più caotica la gestione del sistema rifiuti con le SRR, i ritardi nell'attuazione del piano rifiuti, ancora non definitivamente approvato”

“Ringraziamo la Regione per averci aiutato ad ottenere il finanziamento del progetto per la raccolta differenziata porta a porta a Messina - conclude l'assessore all'Ambiente - ma con l'approvazione dell'art. 35 c'è il serio rischio che dovremo restituire il finanziamento con gli interessi. Ci auguriamo pertanto che la Regione torni sui suoi passi oppure saremo costretti ad avversare la legge così come abbiamo fatto contro l'ordinanza regionale della scorsa estate, che prevedeva un provvedimento simile all'art.35”.

Questo tributo speciale entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2017 e sarà proporzionato alla percentuale di differenziata. Più saranno i rifiuti conferiti in discarica, più crescerà l’ecotassa da versare nelle casse della Regione. Solo i comuni che superano il 65 per cento di differenziata non saranno tenuti al pagamento dell’obolo. I dati sulla raccolta saranno ricavati dalla dichiarazione annuale che i singoli comuni saranno tenuti a presentare. La mancata comunicazione dei dati comporterà l’applicazione del tributo nella misura massima. La norma prevede che per i primi tre anni si applichi una decurtazione del 30 per cento del tributo per quei comuni che realizzeranno un incremento annuo di almeno il 10 per cento di raccolta differenziata. Decurtazione che diventerà del 40 per cento se l’incremento registrato dovesse salire al 15 per cento. Comuni “virtuosi” ai quali, per il primo triennio, saranno riconosciute maggiori risorse. I soldi incamerati attraverso l’ecotassa serviranno alla Regione per promuovere iniziative finalizzate alla riduzione della produzione di rifiuti e all’incentivazione della raccolta differenziata.

“In Sicilia, in realtà, una tassa sui rifiuti la paghiamo già dal 1997. I comuni che portano in discarica pagano tutti un tributo. Lo scopo di questo articolo è quello di una rimodulazione - ha spiegato l’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto - in modo che i comuni che hanno raggiunto alti livelli di raccolta, possano pagare meno di quelli che la raccolta differenziata continuano a non farla”.



A.D.P.


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