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NUOVA GENERAZIONE. ARTISTI SICILIANI UNDER 40

"Arte del tempo reale" al Museo Lab Forma di Spadafora. All'interno della Rassegna "Contemporary Art in Sicily" la mostra "Nuova generazione. Artisti siciliani under 40", curata da Katia Giannetto.


Secret Place di Daniela D'Andrea

Nuova generazione. Artisti siciliani under 40 intende essere “una testimonianza del fermento che anima gli artisti siciliani under 40 e al contempo una lente di ingrandimento per rintracciare eventuali denominatori e codici comuni - come spiega la storica dell’arte ed editrice Katia Giannetto - per provare a capire se esiste o meno una specifica koinè siciliana, un trait d’union che lega le personalità delle varie provincie isolane, pur nel rispetto dei percorsi e dei linguaggi personali di ciascun artista”. Diverse le tecniche espressive in mostra: dalla pittura alle installazioni materiche, dalla digital art alla scultura. La Giannetto infatti ha parlato di “pluralità di sguardi e sollecitazioni, tra le opere di Nuova Generazione, dove l’apertura degli orizzonti è la password per comprendere l’arte contemporanea. Gli artisti in mostra parlano la nostra stessa lingua, usando però linguaggi diversi dalla tela e dal pennello. L’energia delle opere si riflette sul fruitore, regalando la testimonianza di un fermento che anima l’arte siciliana”.

Purgatorio di Giuseppe Lisciotto

Nuova generazione. Artisti siciliani under 40. Gli artisti in mostra

Ilde Barone
Nata a Ragusa nel 1980, si è formata tra Palermo, Catania e la provincia Iblea. L’artista concentra la sua profonda ricerca sulla dimensione femminile, studiando i piccoli gesti della quotidianità per entrare dentro, con rara eleganza, i meandri dell'essenza femminile. Nella serie Gradiva studia la figura della donna riprendendo un'iconografia classica, ma la rielabora con una tavolozza giocata sullo scontro tra colori freddi e improvvise e spiazzanti tonalità calde o chiare.

Campostabile
È un duo artistico costituito da Mario Campo (1987) e Lorena Stabile (1989). La loro indagine si insinua in contesto che oscilla tra l'arte e il design. Le loro opere sono frutto di una continua sperimentazione. Si tratta di installazioni realizzate con materiali diversi, dalla carta intrecciata, al plexiglass, all'argilla, al nastro adesivo, all'acciaio, al legno. Il risultato finale è una serie di installazioni caratterizzate da raffinati incastri di materiali e cromie, da prospettive spiazzanti, da purissime sintesi formali.

Valentina Cirami
Nata a Licata (AG) nel 1985, ha indirizzato la sua opera verso una sintesi del reale in forme geometriche. Allontanandosi dalla figurazione ha intrapreso un'indagine sulla capacità e i risvolti dell'arte aniconica, sul cosiddetto filone dell'astratto geometrico, sperimentando diverse tecniche e media espressivi diversi, dalla scultura o al disegno. Le sue ricerche indagano i rapporti tra luce e materia. 

Daniela D’Andrea
Nata a Messina nel 1984, ha orientato la sua ricerca verso la digital art, approfondendo la dicotomia tra essere e apparire. Dopo la produzione di una serie di ritratti digitali che si animano comunicando con l’osservatore attraverso uno sguardo quasi “umano”, attualmente il suo studio si rivolge alla creazione di un universo più intimo, dedicandosi allo studio di dati reali rivisitati in una dimensione surreale, un’indagine sul divenire.

Giuseppe Lisciotto
Nato a Messina nel 1976, propone immagini che traggono spunto dalle tematiche sociali, dalle suggestioni delle quotidianità, dal suo particolare rapporto col mare che lascia trasparire le sue radici. La serie dei Minopesci racconta con sottile eleganza i rischi delle cattive abitudini della società contemporanea: la sua critica è invece incredibilmente lirica e promotrice di profonde riflessioni.

Gianfranco Pulitano
Nato a Messina nel 1978, partendo dal fascino per la fantascienza e la pubblicità, l'artista ha indagato la cultura metropolitana e i suoi risvolti, per poi indirizzare la sua ricerca sui rapporti tra arte e scienza, sfruttando le tecnologie più avanzate e i codici della società urbana. Con il lessico della cultura pop, mutuata soprattutto da Keith Haring e Warhol, scandaglia i sistemi di linguaggio visivo, creando installazioni elettroniche con le quali analizza le abitudini della società.

Giuditta R.
Nata a Messina nel 1984, vive tra Berlino e Copenaghen, anche se non ha mai perso il legame con la città d’origine. La sua ricerca si dedica al disegno, si concentra soprattutto sul semplice ma potente contrasto cromatico tra il nero (della grafite) e il bianco (del cartoncino). Le sue composizioni però, all'improvviso, si accendono con campiture di altri colori, soltanto su piccoli particolari, e destabilizzano lo spettatore, rompendo la classica struttura del disegno accademico.

Filippa Santangelo
Nata a Siracusa nel 1980, orienta la sua produzione verso una cristallina testimonianza delle incertezze giovanili. Alla realtà edulcorata dai mass media, oppone il silenzio e la decadenza di interni cupi e vuoti. La sua iconografia si nutre di stanze silenziose, umidi garage, scorci di ambienti disabitati, luoghi spersonalizzati che però mostrano sempre una luce filtrata, come uno spiraglio di vita. 

Francesco Surdi
Nato a Partinico (PA) nel 1986, traduce le suggestioni del reale in raffinate immagini in bianco e nero o sculture e installazioni dal sapore arcaico. Lo contraddistingue la leggerezza del tratto e al contempo la capacità di creare profondità prospettiche con tonalità monocrome, mediante un accurato studio del rapporto tra colore e supporto.

Sarà possibile visitare la mostra “Nuova generazione. Artisti siciliani under 40” con ingresso gratuito tutti i giorni dalle 16.30 alle 20.30, mentre il sabato e la domenica il Lab Forma di Spadafora (ex Museo dell’Argilla) sarà aperto anche dalle 10.30 alle 13.00.


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