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UNA MARCIA PER I NUOVI DESAPARECIDOS. MIGRARE PER VIVERE NON PER MORIRE!

In cinque piazze italiane una Marcia per ricordare ed esigere verità e giustizia per i Nuovi Desaparecidos: i migranti morti o dispersi nel loro viaggio verso l’Europa.



Dal 18 giugno 2015 la Rete Milano Senza Frontiere organizza ogni giovedì la Marcia dei Nuovi Desaparecidos. Questo pomeriggio si terrà, dalle ore 18.30 alle 19.30 in Piazza della Scala a Milano. Negli ultimi due mesi altre città, Palermo, Torino, Messina e Roma si sono unite a questa iniziativa. Riprendendo la modalità di protesta delle Madres de Plaza de Mayo dell’Argentina, tutti i giovedì, uomini e donne, migranti ed autoctoni, si ritrovano in 5 piazze italiane con in mano le fotografie di alcuni dei migranti dispersi.

Madres de Plaza de Mayo 

Da qualche anno i genitori dei migranti dispersi nel Mediterraneo, in particolare quelli provenienti dall’Algeria e dalla Tunisia, si sono organizzati per esigere verità e giustizia, sulla sorte dei loro cari, sia dalle autorità dei loro paesi che dai governi europei. Le morti e le stragi sono prevedibili, se non predeterminate, perché mancano canali regolari per arrivare in Europa in sicurezza. In questo continente mass media, politici e organizzazioni internazionali parlano di queste vittime come fossero solo numeri, descrivono la tragedia col linguaggio freddo e desensibilizzante della statistica. Quasi 27 mila morti accertati negli ultimi 15 anni. Più di 2800 nel 2015. Ma in realtà a morire sono molti di più di quelli che si riesce a verificare: si calcola che circa il triplo siano gli scomparsi in mare o nel deserto. Un bollettino di guerra! I morti a causa dei naufragi e le migliaia di dispersi lasciano un padre, una madre, una moglie, dei fratelli e sorelle, dei figli. È necessario sensibilizzare la società italiana ed Europea sulla tragedia che comporta il massacro in atto lungo le frontiere e il dolore che vivono le famiglie per la morte dei propri cari o l’angoscia per l’assenza di loro notizie.

Questa situazione sta creando, nella sponda sud del Mediterraneo, società malate di tristezza: con la morte dei loro giovani il tessuto sociale di interi villaggi si lacera; le famiglie degli scomparsi senza i corpi dei loro cari e quindi il riconoscimento ufficiale della morte, non possono neppure vedere riconosciuti diritti e sostegno dalle istituzioni. Per questa ragione le reti antirazziste e dei migranti di Milano, Palermo, Torino, Messina e Roma hanno deciso di dare un volto a queste vittime e voce in Europa alla protesta e al dolore dei loro parenti. Non solo i morti e i dispersi in mare devono pesare sulla coscienza di chi potrebbe fare qualcosa ma non lo fa: i governi e le istituzioni europee. Anche la tragedia dei loro parenti è un carico di coscienza con cui la “civile” Europa deve fare i conti.

"Facciamo appello a tutte le organizzazioni e associazioni laiche e religiose - dicono gli organizzatori Rete Milano Senza Frontiere - ai sindacati confederali e di base, alle organizzazioni politiche, al mondo delle migliaia di volontari che in questi mesi hanno fatto tanto per aiutare chi riesce ad attraversare vivo il Mediterraneo a costruire nelle proprie città la Marcia dei Nuovi Desaparecidos. Così come è urgente accogliere i nuovi arrivati, allo stesso modo è necessario rendere visibile di chi la traversata di quel mare non è riuscito a superarla. Vogliamo dare visibilità anche alla lotta che i parenti dei migranti morti e dispersi stanno portando avanti per avere verità e giustizia e per far comprendere alla società italiana ed europea il dolore che essi vivono. Denunciamo la responsabilità delle politiche migratorie dei governi europei, e la complicità degli Stati del Sud del Mondo, nel causare il genocidio in atto da vent’anni alle frontiere. È loro la responsabilità politica di queste vittime! Chiediamo l’istituzione di canali di ingresso garantito per chi scappa dalle guerre e dalla miseria".  


A Messina, oggi, 29 ottobre, alle ore 20, nello spazio antistante il Teatro Vittorio Emanuele, Messina Senza Frontiere ha organizzato una manifestazione dedicata ai migranti che muoiono nel Mediterraneo e che si svolgerà ogni giovedì, fino al 18 dicembre 2015, in contemporanea ad altre quattro piazze italiane: Milano, Torino, Roma e Palermo. "Le persone che muoiono nel tentativo di raggiungere l'Europa sono i nuovi desaparecidos. - dicono gli organizzatori dell'evento - Le rotte via terra e via mare che dall'Africa e dall'Asia portano verso l'Europa sono segnate da migliaia di cadaveri. L'Unione Europea risponde chiudendo le sue frontiere e propone di distruggere i barconi dei trafficanti, attraverso operazioni nelle acque libiche o addirittura in terraferma. Vent'anni di politiche razziste hanno solo prodotto morte, desaparecidos e dolore. Oggi, in assenza di meccanismi istituzionali di ingresso regolare, le persone sono costrette a rivolgersi alla criminalità. Le persone che muoiono nel tentativo di raggiungere l'Europa sono i nuovi desaparecidos, perché sono scomparsi fisicamente o cancellati dal dibattito politico e dagli spazi del diritto. Il 29 ottobre saremo davanti al Teatro Vittorio Emanuele e tutti i giovedì saremo in piazza con le foto e l'elenco dei nomi dei nuovi desaparecidos. Perché non sono numeri, sono persone!"


A Palermo, nella Piazza Verdi, oggi, dalle ore 18.30 alle ore 19.30, e ogni giovedì in strada, per un'Europa senza muri, per restituire al dibattito politico e agli spazi del diritto i nuovi Desaparecidos. "Raccogliamo l’invito dei presìdi di Milanosenzafrontiere, distanti solo geograficamente perché uniti nelle intenzioni. - dicono gli organizzatori - Accogliere perché è giusto, accogliere perché è l’unica via per restare umani e preservare anche il nostro futuro oltre a quello di chi arriva da altre parti del mondo. Tutte le persone costrette da necessità ad abbandonare i propri paesi, senza artefatte distinzioni fra migranti economici e rifugiati, possano raggiungere l’Europa all’interno di un sistema comune di asilo: ciò significa sottrarre miliardi di dollari ai trafficanti e ai terroristi. Significa permettere alle persone di arrivare non solo vive, ma con la loro dignità e le loro risorse da investire insieme in un mondo comune. Significa fermare i nuovi nazismi che stanno infettando il mondo, da Oriente a Occidente.

Non diventeremo più poveri per questo.  - proseguono - La nostra povertà è frutto di precise decisioni politiche ed economiche che nulla hanno a che vedere con la presenza di alcune centinaia di migliaia di profughi, in un continente vecchio e talmente ipocrita da sfruttare poi milioni e milioni di migranti per sostenere le economie sommerse dei principali settori produttivi. Queste migrazioni sono utilizzate oggi in maniera scellerata e irresponsabile per distogliere l’attenzione dalle vere cause della precarietà delle nostre vite. Gli impoveriti d’Europa contro i poveri e i deboli del mondo. Sottraiamoci a questo gioco al massacro. Le nostre forti richieste sono: l’apertura immediata di corridoi umanitari sicuri per chi fugge dalla guerra, dalle catastrofi, dalle dittature, eliminando la necessità dei visti di ingresso verso l’Europa per i profughi; la chiusura di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti; la creazione di un vero sistema unico di asilo in Europa e la cancellazione del regolamento di Dublino; un accoglienza degna, libera dalla speculazione e il più possibile diffusa; l’opposizione contro chiunque strumentalizzi la povertà e la paura delle persone per fomentare odio e razzismo".


A Torino, dalle ore 18 alle 19, in Piazza Castello, Carovane Migranti riprende la modalità di protesta delle Madres de Plaza de Mayo dell’Argentina e i partecipanti gireranno, anche oggi e ogni giovedì, in cerchio, con in mano le fotografie di alcuni dei migranti dispersi. "Le vittime dei naufragi o chi è partito con quelle imbarcazioni di cui non si ha più notizia, - dicono gli organizzatori - non sono solo le persone migranti che su quelle barche viaggiavano, perché ognuno di loro lascia un padre, una madre, una moglie, una sorella, un fratello, dei figli. Vogliamo dare un volto a queste vittime e dare voce in Europa alla protesta e al dolore dei loro parenti".


A Roma, in Piazza SS. Apostoli, dal 5 novembre presidio ogni giovedì dalle ore 18 alle 19 fino al 18 dicembre 2015, Giornata Mondiale per i diritti dei migranti. "Ogni giorno le vite di migliaia di donne e uomini in fuga vengono messe a rischio, i diritti umani e civili di profughi e migranti calpestati e la libertà di movimento annullata. - dicono gli organizzatori - Chiediamo con forza i necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali: certezza di percorsi di arrivo sicuri e legali; accoglienza diffusa e rispettosa dei diritti e dei desideri di tutte/i; chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti dentro e fuori l’Unione Europea; fine di respingimenti ed espulsioni forzate; trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche per evitare speculazioni mafiose e criminali; creazione di un sistema unico di asilo in Europa in grado di superare il regolamento di Dublino. Manifestiamo a Roma unendoci ai presidi delle altre piazze italiane perchè migrare è un diritto".

RETE MILANO SENZA FRONTIERE
Sostengono la Marcia a Milano: Comitato Nuovi Desaparecidos,
Ass. Dimensioni Diverse, Convergenza delle culture, Arci Todo Cambia, Naga, Altra Europa, Arci Lesbica Zami, Arcobaleni in Marcia, Rifondazione Comunisti, Macao, CIG Arcigay Milano, Le Radici e Le Ali, Coordinamento Nord Sud del Mondo, Associazione Rose di Damasco Onlus, Parallelo Palestina, Associazione Nabadonlus (progetto Spazio Mondi Migranti); Intersexioni, Arci Milano.

PALERMO SENZA FRONTIERE
Per info: palermosenzafrontiere@yahoo.it - Facebook: Palermosenzafrontiere
Sostengono la Marcia a Palermo: Osservatorio Antidiscriminazioni Razziali Noureddine Adnane, Forum Antirazzista Palermo, Arci Palermo, Laici comboniani Palermo, Emmaus Palermo; Borderline Sicilia Onlus, Associazione Santa Chiara- Salesiani Santa Chiara;Comitato Antirazzista Cobas, Ciss-Cooperazione Sud Sud.

TORINO SENZA FRONTIERE
La marcia è promossa dai partecipanti all’Assemblea Cittadina del 14 ottobre 2015

MESSINA SENZA FRONTIERE
Sostengono la Marcia a Messina: L’Africa Chiama, Arci Messina, Circolo Arci Thomas Sankara, Rap - Casa Rossa, Cambiamo Messina dal basso, Energia Messinese, Movimento 5 stelle Messina, Comunità di S.Egidio, La Comunità per lo Sviluppo Umano, Anymore.

ROMA SENZA FRONTIERE
Sostengono la Marcia a Roma: Casa Internazionale delle Donne, Comitato Verità e Giustizia Nuovi Desaparecidos, Archivio memorie migranti, Comunità di S. Paolo, Fondazione Nilde Iotti, Fondazione Centro Riforma dello Stato- Archivio Pietro Ingrao, Museo Storico della Liberazione, Lunaria, Coordinamento Eritrea Democratica, ADIF-Associazione Diritti e Frontiere, Campagna LasciateCIEntrare,Welcome All, Familiares Desaparecidos di Argentina, Cittadinanza e Minoranze, Wilpf, Gazzella Onlus, AltraMente, UDI nazionale, Senza Confine, Donne contro il razzismo, Rete internazionale Donne per la pace, Asinitas onlus, Progetto Diritti , CIPAX, Spazio comune-La sosta, Donne in Nero di Roma, Confronti, Associazione delle Donne Capoverdiane, Network of Eritrean Women, Volontari/e di Baobab, Agenzia Adista, UISP Roma, Associazione culturale Laura Lombardo Radice, ARCS.



A.D.P.

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