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IL DECAMERON IN LINGUA SICILIANA NE "L'ARTE DELLA BEFFA"

Dal Decamerone alla Sicilia, beffati e beffeggiatori in scena al Teatro Savio di Messina.



“L’Arte della Beffa”, scherzo teatrale in due atti liberamente ispirato al “Decameron” di Giovanni Boccaccio (Giorn.VIII, Nov.III) di Aldo Lo Castro, illustre commediografo siciliano, inaugura la stagione invernale del Teatro Insieme 2016 di Rino Miano (Ascetur 2000) giorno 28 novembre, al Teatro Savio di Messina (doppio spettacolo ore 17:30 e ore 21:00). 

Divertente farsa ambientata nei primi del XX secolo in un immaginario paese della Sicilia, “L’Arte della Beffa” è una storia di imbrogli, beffe ed inganni che mescolati ad un autentica e sana ironia, offrirà agli spettatori un ottima occasione per divertirsi ed apprezzare lo sforzo artistico degli attori. La vis comica che prorompe dalla trama, lo spessore e il “taglio teatrale” con cui sono stati disegnati numerosi personaggi seducono e non poco raccontando un mondo di avventurieri, d’imbroglioni, di beffeggianti e beffeggiatori, di donne disinibite e disponibili. Sulla scena la lingua usata è quella siciliana, così accattivante e colorita, con gli umori e le caratteristiche della gente dell’isola che s’incastonano nell’umanità boccaccesca in cui intelligenza e arguzia si propongono in maniera irriverente e mai scontata.


E così il testo originale perde le antiche sembianze per far posto ad una pièce che si snoda rapidamente sui ritmi della Commedia dell’Arte. Ma lo spirito scanzonato e licenzioso di messer Boccaccio continua ad aleggiare allegramente su questa singolare beffa. Ecco, dunque, Tano che alle spalle dell’ingenuo e sempliciotto Bernardino (il Calandrino della novella di Boccaccio), trama per architettare una diabolica ed efficace burla per impossessarsi degli averi del malcapitato, tutto questo con l’aiuto della stessa moglie del povero Bernardino, Nedda (che frattanto cerca di suscitare l’amore nel cuore di Tano con non poche difficoltà), del fratello Paolino e della giovane Carmelina, fidanzata di Paolino. Affidata agli stessi Paolino e Carmelina la funzione di cantastorie, saranno proprio loro, infatti, a raccontare i vari passaggi da una scena all’altra, come accadeva ai tempi delle novelle di Boccaccio.


Presentato dal Teatro Stabile Nisseno, lo spettacolo “L’Arte della Beffa” , commedia in due tempi di Aldo Lo Castro, per la regia di Cinzia Maccagnano, vede in scena Giovanni Speciale, Salvina Fama, Giuseppe Speciale, Adriano Dell’Utri, Ilaria Giammusso. Scene di Francesco Lugaro, costumi di Silvio Alaimo, disegno Luci di Angelo Rizza, editing Teresa Calabrese, assistenti alla regia Raimondo Coniglio e Giulia Frangiamone.


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