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BIENNALE DI VENEZIA. TUTTI I DIVI PREMIATI ALLA MOSTRA DEL CINEMA

Si è aperta ieri la 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta, che si svolge al Lido di Venezia dal 2 al 12 settembre 2015. Madrina della Mostra del Cinema, Elisa Sednaoui.  



Martedì 1 settembre il sipario si è alzato con la straordinaria pre-apertura dedicata al centenario di Orson Welles, con la proiezione in anteprima mondiale del suo capolavoro considerato perduto "Il Mercante di Venezia" e della versione lunga di "Otello", nella copia restaurata da CSC - Cineteca Nazionale di Roma. La Mostra vuole favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, di spettacolo e di industria, in uno spirito di libertà e di dialogo organizzando retrospettive e omaggi a personalità di rilievo, come contributo a una migliore conoscenza della storia del cinema.

Il Presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta
e Alberto Barbera, Direttore della Mostra del Cinema

La Biennale di Venezia e Persol annunciano che oggi, giovedì 3 settembre, alle ore 15, nella Sala Darsena del Lido di Venezia, è stato attribuito  il Persol Tribute to Visionary Talent Award al grande regista statunitense Jonathan Demme (Dove eravamo rimasti, Il silenzio degli innocenti, Philadelphia, Rachel va a sposarsi). Il Direttore della Mostra, Alberto Barbera, a proposito di questo riconoscimento ha dichiarato: “Jonathan Demme è parte di quella generazione di autori cinefili che hanno rivoluzionato  Hollywood negli anni Settanta. Dalle colte riletture dei generi che caratterizzano i suoi inizi, allo sviluppo di un cinema personale profondamente ancorato all’individuo, alla frequentazione sistematica del documentario nobilitato da un approccio innovatore, Demme ha dato vita a una galleria ricchissima di personaggi sullo sfondo di un paesaggio americano la cui esuberanza pop rimanda a classiche esperienze figurative degli anni Sessanta, anticipando l’esplorazione postmodernista di molti autori contemporanei. Colorato, esuberante, limpido, appassionato e  intelligente, il suo cinema si muove agilmente tra produzioni da studio e indipendenti, fiction e documentario, assecondando il proprio gusto per l’imprevisto, lo scarto di tono o di genere all’interno di ogni singolo film, sino a farne una cifra stilistica originale e riconoscibile”.


Sarà assegnato a Margherita Buy il Premio Cariddi SNCCI Taormina Award il prossimo 5 settembre alle 15.30 presso Italian Pavilion- Salone Tropicana all’Hotel Excelsior del Lido Di Venezia. Alla consegna saranno presenti insieme all'attrice, Alberto Barbera, Direttore Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Franco Montini, Presidente SNCCI, Tiziana Rocca, General Manager TaorminaFilmFest, Cleo Li Calzi, Assessore Turismo Sport e Spettacolo Regione Siciliana ed Eligio Giardina, Sindaco di Taormina. L’istituzione del riconoscimento, che viene consegnato sia durante il Festival di Taormina che durante la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, segna la proficua collaborazione tra il festival siciliano e il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Il premio speciale, realizzato dal Maestro Gerardo Sacco, viene assegnato ogni anno, di comune intesa dal TaorminaFilmFest e dal SNCCI, a un attore, autore, professionista del cinema internazionale la cui carriera rappresenti un percorso particolarmente significativo, e prestigioso, per l’orizzonte del cinema contemporaneo.


In un parterre di artisti che si preannuncia straordinario, si svolgerà domenica 6 settembre, alle ore 20, alla Tenda Biennale Beach sulla spiaggia dell’Hotel Excelsior, la cerimonia di premiazione della 13. edizione del Premio Kinéo “Diamanti al Cinema”. Tra gli ospiti attesi di questa edizione dal respiro internazionale, Nastassja Kinski, icona del cinema degli anni Ottanta e Novanta, che ha ispirato il manifesto della 72. Mostra del Cinema di Venezia, e l’attore britannico Rupert Everett, al quale Kinéo conferirà il massimo riconoscimento, il Premio Kinéo International Movie Award, alla sua grande carriera di artista.

Le prime anticipazioni sui vincitori annunciano tra i premiati il regista Francesco Munzi, al quale sarà assegnato il Premio Kinéo&RaiCom per il miglior film italiano distribuito a livello internazionale (“Anime Nere”); il regista Saverio Costanzo, al quale sarà consegnato il Premio Kinéo&SNCCI per “Hungry Hearts”; Monica Guerritore, grande attrice di cinema e teatro, che riceverà il Kinéo&Taormina Art Award per il teatro. Il Premio Kinéo&Best Movie al talento italiano 2015 andrà all’attrice Alba Rohrwacher, interprete dei nuovi film di Marco Bellocchio e Ascanio Celstini, presentati alla 72. Mostra; il Premio Kinéo Giovani sarà assegnato a Ludovico Girardello, protagonista di “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores, e ad Aurora Ruffino, già scelta dai registi Saverio Costanzo e Giacomo Campiotti e tra i protagonisti di “Braccialetti rossi”, come Moisè Curia, presente a Venezia in due opere, a cui sarà invece riservata una menzione speciale. Saranno quattordici i Premi Kinéo 2015: Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Opera Prima, Premio Kinéo&Taormina Art Award, Premio Kinéo&RaiCom, Miglior Attore Protagonista, Miglior Attrice Protagonista, Premio Pubblico&Critica Kinéo SNCCI, Miglior Attore Non Protagonista, Miglior Attrice Non Protagonista, Premio Classic Kinéo&Ethòs Profumerie, Premio Kinéo&BestMovie, Premio Kinéo International Movie Award a due artisti internazionali, Premio Kinéo Giovani a due artisti emergenti e una menzione speciale.

Anche quest’anno Kinéo ha svolto il suo percorso con partner importanti: Ethòs Profumerie, che assegnerà il suo Premio Classic a una delle più brave attrici italiane, SNCCI, Taormina Film Fest, RAI Com, ANEC e Best Movie. I premi sono decretati dal grande pubblico chiamato a votare con un’iniziativa realizzata con ANEC, in collaborazione con Best Movie e con una forte promozione sui social media. A corredo del responso del pubblico, i pareri di una giuria di personalità eccellenti del mondo del cinema. Il voto è stato espresso sul sito del Premio Kinéo (www.kineo.info) e sul sito partner dell’evento Best Movie (www.bestmovie.it). I più fortunati saranno ricompensati con bellissimi premi: gli amati braccialetti d’argento massiccio personalizzati con la frase celebre del film preferito, incisa a mano. Ethòs Profumerie col suo concorso a premi regalerà un weekend da sogno alla 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e una notte da star.

“Siamo molto orgogliosi dell’ampiezza del voto – sottolinea Rosetta Sannelli grazie al pubblico delle sale cinematografiche di Anec, dei social network, dei webnauti del sito Kinéo, del giornale online Best Movie e al supporto del voto competente di una giuria di esperti. Un panel vasto e diversificato dà un grande valore aggiunto all’esito del Premio Kinéo”. “Inoltre – aggiunge Tiziana Roccasiamo andati anche oltre il verdetto del voto e abbiamo allargato l’evento Kinéo ad artisti internazionali che hanno dato un grande contributo al cinema tout court, come per esempio Nastassja Kinski, icona del cinema degli anno ’80 e ’90 che ha ispirato il manifesto di questa 72. edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia”.

Martedì 8 settembre sarà attribuito al regista francese Bertrand Tavernier, che Barbera definisce “figura centrale della scena cinematografica francese”, il Leone d’oro alla carriera della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Inoltre, per la prima volta alla Mostra, un Leone d’oro alla carriera ha avuto a disposizione una “carte blanche”, con la quale Tavernier ha selezionato quattro titoli che presenterà prima delle proiezioni, in veste di Guest Director della sezione Venezia Classici.

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore della Mostra del Cinema Alberto Barbera che afferma: “Tavernier è un autore completo, istintivamente anticonformista, coraggiosamente eclettico. L'insieme dei suoi film costituisce un corpus in parte anomalo nel panorama del cinema francese degli ultimi quarant'anni. Non riconducibile alle istanze più radicali della Nouvelle Vague, nonostante le iniziali e assidue frequentazioni critiche di alcuni fra i suoi esponenti, né riduttivamente assimilabile alla Tradizione della Qualità, di cui peraltro ha mantenuto alcuni tratti distintivi sapientemente innovati: l'attenzione per la solidità narrativa, la cura nella costruzione dei personaggi, l'attitudine all'introspezione psicologica, la presenza costante di un substrato letterario. In Tavernier, l'importanza attribuita alla dimensione artigianale del mestiere si compenetra di altre due componenti: l'amore per il cinema classico americano, del quale ha assimilato la capacità di fare spettacolo senza rinunciare a una dimensione espressiva, e l'innata passione per i temi politici e sociali, che conferiscono al suo cinema caratteristiche personalissime e originali”.

Bertrand Tavernier è stato due volte in Concorso alla Mostra di Venezia, nel 1986 con Round Midnight – A mezzanotte circa (che ha ottenuto l’Oscar per la colonna sonora e la nomination per il protagonista, il sassofonista statunitense Dexter Gordon) e nel 1992 con il poliziesco Legge 627. Tavernier ha ricevuto l’Orso d’argento al Festival di Berlino per il suo lungometraggio d’esordio L’orologiaio di Saint-Paul (1974), tratto da Simenon, e sempre a Berlino ha vinto l’Orso d’oro nel 1995 per il poliziesco L’esca. Nel 1984 ha ottenuto il Premio per la miglior regia al Festival di Cannes per Una domenica in campagna. Ha vinto in tutto quattro premi César (l’Oscar francese).



È dedicato al cinema d’autore, con le immagini di Antoine Doinel / Jean-Pierre Léaud e in primo piano dell’attrice Nastassja Kinski, il manifesto della 72. Mostra di Venezia, ideato e realizzato per il quarto anno da Simone Massi. Il manifesto si colloca in una linea di continuità sia figurativa che narrativa con i tre precedenti (2012-2014). In primo piano, troviamo una figura femminile che rimanda alle fattezze di un’icona del cinema d’autore degli Anni Ottanta, Nastassja Kinski. Questa volta, il film potrebbe essere Paris, Texas di Wim Wenders. Sullo sfondo, il protagonista del manifesto precedente, ispirato invece dall’inquadratura finale de I 400 colpi di François Truffaut e del suo protagonista, Antoine Doinel / Jean-Pierre Léaud. Osservate l’una di seguito all’altra, le quattro immagini generano un effetto di mise en abyme, offrendosi allo sguardo dello spettatore come le tessere di un mini-racconto che ciascuno può liberamente interpretare, lasciandosi guidare dalle suggestioni evocate dai rimandi e dalle citazioni cinematografiche.

L'identità visiva e l'immagine coordinata della Mostra di Venezia è stata curata anche quest'anno dallo Studio Graph.X di Milano, sulla base dei disegni di Simone Massi. Simone Massi, premiato col David di Donatello 2012 per il miglior cortometraggio, è l’autore della sigla che dal 2012 introduce le proiezioni ufficiali della Mostra di Venezia. La sigla ha una durata di 30 secondi, ottenuti da 300 disegni realizzati a mano che citano Fellini, Anghelopulos, Wenders, Olmi, Tarkovskij, Dovženko, Truffaut. Massi ha ideato la sigla con il contributo di Fabrizio Tassi. La musica è stata scritta ed eseguita da Francesca Badalini, mentre il sound design è di Stefano Sasso. Julia Gromskaya ha realizzato le riprese e Lola Capote-Ortiz si è occupata della post-produzione.

Massi, nato a Pergola nel 1970, è fra gli ultimi pionieri dell'animazione “a passo uno” e ha all'attivo oltre 200 premi vinti nei principali festival nazionali e stranieri, oltre a essere ritenuto uno dei più importanti autori di cortometraggi di animazione a livello internazionale. Animatore indipendente, ha studiato Cinema di animazione alla Scuola d’arte di Urbino. In 19 anni ha ideato e realizzato (da solo e interamente a mano) 19 film di animazione che sono stati mostrati in 60 Paesi e che sono stati riproposti alla 69. Mostra di Venezia 2012, insieme a un inedito, Animo resistente. Per i suoi lavori Massi non si serve dell'uso del computer, ma realizza tutto a mano su carta, attraverso l'uso di matite, carboncini, gessetti, pastelli, grafite e china. La tecnica dei “graffi” adottata nelle ultimissime opere – che gli consente di completare 6-7 disegni al massimo in una giornata - lavorando senza sosta dalla mattina alla sera – fa sì che per un film di 8 minuti siano necessari anche due anni e mezzo di lavoro.

Per altre info: www.labiennale.org/it/Home.html


A.D.P.

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