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R.I.P. ILARIA

"Cerchi soluzioni ora è tardi, senti emozioni affluire in tristi sguardi, gli abissi degli sbagli, capirsi nei dettagli, sensazioni e brividi freddi in abbracci caldi"

E' l'ultimo post scritto sul suo profilo Facebook da Ilaria Boemi, la sedicenne trovata morta stamani sulla spiaggia di un lido del lungomare del Ringo di Messina. Un frase che mette i brividi perchè adesso non ci sono più soluzioni da cercare a sbagli che gettano negli abissi. Ormai è tardi per tutto. Restano solo brividi freddi come il corpo di una ragazzina che, forse, ha scelto amicizie false che hanno contribuito ad allontanarla per sempre dai suoi affetti più veri, come quelli familiari. 

Scrive la sorella Samanta: "Siamo cresciute insieme, io la sorella maggiore e tu quella minore. I primi bagnetti insieme, i primi giochi insieme, le prime risate insieme, le prime litigate insieme e a volte anche qualche bastonata. Poi crescendo le nostre strade si sono divise e tu non eri più la stessa, solo dio sa quante volte mi facevo il sangue amaro a vederti con un piercing nuovo o con un nuovo colore di capelli ma allo stesso tempo rivedevo nei tuoi occhi la stessa bambina di un tempo desiderosa di affetto e di una mano di aiuto ed io non potró mai perdonarmi di non essere stata in grado di farlo, perchè io ero quella più grande e io dovevo dirti cosa era giusto e cosa no, che questa vita fa schifo e che non bisogna fidarsi delle persone, scusami. Con le lacrime agli occhi mi ricordo come ti divertivi a dire: 'io sono sua zia' e anche se era la verità per me eri e resterai per sempre la mia sorellina minore".

Un ricordo dolce e struggente che non servirà a lenire la pena dei genitori completamenti distrutti da quanto accaduto e che sono stati interrogati dopo l'identificazione della sfortunata studentessa messinese dell'Istituto d'Arte "E. Basile" che avrebbe accusato un malore intorno all'una della notte scorsa. Quando è stata ritrovata, la giovane non aveva con sé documenti di riconoscimento. Ecco perché la Polizia aveva chiesto aiuto per identificarla. Capelli corti, rasati ai lati e alcuni piercing sul corpo, con indosso jeans chiari e sneakers, non presentava segni di violenza e neppure segni di 'punture' sulle braccia che escludevano overdose di eroina. L'adolescente è morta per arresto cardiaco, ma solo l'esito dell'autopsia potrà fare chiarezza sulle cause che lo hanno determinato. 

Secondo quanto ricostruito dagli uomini della squadra mobile, diretti da Giuseppe Anzalone, la ragazzina era in compagnia di una ragazza e di un ragazzo, che, in evidente stato di agitazione, hanno chiesto aiuto ad un ciclista che ha chiamato il 118. Dopo, i due giovani, probabilmente presi dal panico, all'arrivo dei sanitari, che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso e della volante della Polizia sul posto si sono dati alla fuga. "Questo - spiega Anzalone - ci insospettisce molto, perché se la ragazza ha avuto un semplice malore i due sono fuggiti. Non ci sono segni buchi sulle braccia della donna, ma potrebbe aver assunto qualche droga o altro per via orale. Stiamo vagliando comunque tutte le ipotesi e stiamo cercando di risalire all'identità di chi era con lei". La Procura ha aperto un'inchiesta, di cui è titolare il sostituto Stefania La Rosa, e gli investigatori sono al lavoro per ricostruire l'accaduto e stanno sentendo amici e familiari.

Naturalmente non potevano mancare le polemiche al riguardo ed ecco che il presidente della quinta circoscrizione Santino Morabito sottolinea che la zona, che prima era uno dei fiori all'occhiello della città, anche luogo storico di ritrovo per pescatori, è da anni trascurata dalle istituzioni e per questo è spesso frequentata da malviventi o drogati. «Quanto accaduto - dice Morabito - è l'ennesima prova che, nonostante per riqualificare il lungomare siano state investite ingenti risorse pubbliche, poi non è stata fatta l'adeguata manutenzione e il luogo è stato quindi sempre più abbandonato». «I problemi di conflitto di competenze, hanno aggravato la situazione. - aggiunge - Nonostante i nostri appelli l'amministrazione comunale non ha inteso risolvere il problema e oggi il lungomare del Ringo è degradato e non è sottoposta a nessun tipo di controllo. Ora l'Autorità Portuale interverrà per ripristinare la sicurezza dei luoghi, dove vandali e mare hanno divelto la strada, i giochi per bambini e rovinato la spiaggia».

Ancor prima di sapere com'è morta Ilaria è stata già bollata dalla società e questo è davvero molto triste. Non c'è nessun rispetto per la morte e per il dolore di una famiglia. Forse, sarebbe il caso adesso di tacere sul degrado su cui versano tutte le spiagge di Messina, e non solo il lungomare del Ringo, e riparlarne più in là. Adesso piccola riposa in pace, lontano dalla cattiveria umana.


Antonella Di Pietro


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1 Commenti
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  1. Ci si chiede il PERCHE' ,---il PERCHE' si trovava nella gente che la circondava,la gente che viveva nella sua mente e nei suoi sogni, la gente dei suoi desideri, la gente tutta...la gente del mondo.! Sua, la Colpa ,testimone inerte e complice della sua precoce Fine!!!
    Straziante Tenerezza !

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