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IL SABATO DI ANTONELLO DA MESSINA

Sabato 25 luglio, alle ore 9, verrà aperto al pubblico il sito archeologico e la Chiesa “S. Maria di Gesù Sup.”, per una visita guidata in quello che viene ritenuto il luogo di sepoltura di Antonello da Messina. 



Alle ore 11, nella Sala Don Bosco della Parrocchia S. Matteo, si terrà una conferenza su "Antonello e la città di Messina nel XV sec.". Relatore l'arch. Nino Principato. Oltre a Giuseppe Previti, organizzatore dell'incontro, interverranno alcune Autorità cittadine. 

Dopo un pausa pranzo i lavori riprenderanno alle ore 15.30 con la riapertura del sito archeologico “ S. Maria di Gesù Sup.” che sorge a fianco del Viale Giostra, in località Ritiro, un tempo percorso dai pellegrini che desideravano recarsi nei luoghi sacri (Terra Santa, Roma o Santiago de Compostela) attraverso la cosiddetta Via Francigena. Il sito riveste una importanza storica straordinaria, trattandosi del primo convento dei frati Carmelitani sorto in Europa (1166), dopo quello in Terra Santa. Ma è anche il primo Convento dei frati minori osservanti nato in Sicilia per opera del Beato Matteo d'Agrigento (1418). Quello che oggi il visitatore può ammirare sono i resti del Convento e della cripta sorti dopo l'alluvione del 1855.

"In questo stesso luogo - afferma Pippo Previti - ha chiesto di essere seppellito Antonello da Messina, i cui resti mortali giacciono a circa 10-15 metri dall'attuale piano di calpestio". A conclusione dell'evento, dalle ore 18 alle 22, è previsto un intervento musicale a cura del gruppo “Big Mimma” che presenterà "Suoni e Musiche della Terra di Antonello, Terra di Sicilia".

La manifestazione che prende come titolo "Il Sabato di Antonello" ha come obiettivo una raccolta fondi straordinaria per provvedere alla copertura della chiesa ottocentesca, con relativa illuminazione da energia solare. "Abbiamo già avuto in dono le capriate dall'Autorità Portuale di Messina, ma per collocarli e coprire l'area interessata (previa autorizzazione della Soprintendenza) -  spiega Previti - occorrono circa 20mila euro, compresa la copertura con vetro policarbonato. Fino ad oggi non abbiamo ricevuto nessun tipo di contributo pubblico e siamo andati avanti con risorse proprie, sia della Parrocchia, proprietaria dell'intera area, che dei volontari della coop. sociale onlus Trapper".




Antonella Di Pietro


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