Breaking Posts

6/trending/recent
Type Here to Get Search Results !

MWF 2015: INAUGURAZIONE MOSTRA DI RENE' PURPURA SULLA COSTRUZIONE DEL MARRANZANO

Sta per partire il nuovo viaggio del Marranzano World Fest, verso i confini del suono…e oltre! Sono passati quasi 10 anni dalla prima edizione, e adesso manca poco all'inizio della sesta che, per la prima volta, si tiene in estate a Capo Peloro, Messina. 



In una meravigliosa sede tra terra e mare, tra Ionio e Tirreno, sulla punta estrema della Sicilia, luogo di confine e dunque cornice ideale per un programma che attraverso concerti, laboratori, incontri, conferenze, e mostre vuole indagare i confini tra uomini e suoni, tra generi musicali, tra antiche tradizioni e futuribili sperimentazioni. Il primo appuntamento in programma, in equilibrio tra ricerca scientifica e ricerca artistica, indaga un ulteriore zona di confine legata allo stato attuale delle forme di rappresentazione, conservazione e diffusione dei saperi tradizionali, legati da millenni alla trasmissione orale e che oggi si confrontano inevitabilmente con i nuovi media audiovisivi e con le dinamiche della comunicazione digitale globale. Quale è lo status del patrimonio audiovisivo legato alle tradizioni cuturali? Quali sono le strategie possibili e le applicazioni per la condivisione,  di questi saperi e di queste informazioni? Come è possibile valorizzare al massimo l'impiego degli archivi sulle tradizioni? Quali le strategie in ambito cognitivo e tecnologico? A queste e ad altre domande si cercherà di rispondere mettendo in luce come cambiano le caratteristiche dei soggetti protagonisti della divulgazione, e come cambiano i parametri funzionali dell'agire divulgativo nell'era di internet. 

Il programma del festival si apre venerdì 26 giugno, alle ore 16, al Parco Horcynus Orca di Capo Peloro, con una Tavola Rotonda sul tema "Tradizioni Popolari e Nuove tecnologie - Alla scoperta del passato per immaginare il futuro" alla quale parteciperanno importanti esponenti della ricerca etnoantropologica in Sicilia a confronto con alcuni ricercatori e artisti di spicco che da tempi non sospetti sperimentano ed espandono le nuove frontiere della comunicazione digitale ed interattiva: Luca Recupero (Marranzano World Fest); Carlo Condarelli (YouCultures); Stefano Roveda (AK LAB/Studio Azzurro); Manlio Garavaglia (AK Lab); Antonio Scuderi (Capitale Cultura, de Agostini); Giorgio Grasso (Università di Messina, Dip. Scienze Cognitive); Ignazio Buttitta (Fondazione Buttitta); Rosario Perricone (Museo internazionale delle Marionette A. Pasqualino); Mario Sarica (Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani).

L’incontro scientifico precede immediatamente l'inaugurazione (ore 19) della mostra fotografica “Anima Vibrante” dell’artista siculo-brasiliana Renè Purpura – PhNeutro che da anni affianca il MWF nella ricerca sulla costruzione del Marranzano in Sicilia, seguita poi da un rinfresco e da una festa inaugurale con la partecipazione di musicisti e cantori tradizionali quali Salvatore Vinci, Pippo Benevento con gli amici dell’organietto e I Cantori di Galati Mamertino con Antonio Smiriglia, che testimonieranno sulla continua attualità degli antichi meccanismi di trasmissione orale.


La ricca giornata di inaugurazione del 26 giugno è solo il primo atto di un ricchissimo programma di incontri laboratori e concerti che festeggia il decennale della manifestazione culturale diretta dal musicista ed etnomusicologo Luca Recupero e prodotta dall’Associazione Musicale Etnea grazie anche alle importanti collaborazioni con la Fondazione Horcynus Orca, l’Università di Catania, il Comune di Messina, l’Associazione You Cultures di Catania, il Museo Cultura e Musica Tradizionale dei Peloritani di Gesso (Messina), il Parco Museo Jalari di Barcellona P.G. (Messina), la Scuola Popolare di Arti e Culture Tavola Tonda di Palermo, la Sala Hernandez e le Officine Culturali di Catania

A dieci anni dalla prima edizione il Marranzano World Fest continua dunque il proprio percorso biennale di ricerca sugli strumenti musicali delle tradizioni popolari che partendo dalla Sicilia arriva ad incontrare le culture di popoli lontani. In questo contesto il marranzano non è solo uno dei principali oggetti di questa ricerca, in quanto strumento musicale che condensa in sé millenni di cultura musicale materiale e immateriale, ma soprattutto è la metafora ideale per tutto ciò che è tipicamente siciliano ma al tempo stesso diffuso in tutto il mondo, per tutto ciò che ha radici antiche, ma si protende verso il futuro.


Per ulteriori info e contatti: 
Iscrizioni e info laboratori: 346.1894658 


Posta un commento

1 Commenti
* Scrivi il tuo parere
  1. Il marranzano al centro dell'attenzione e di ascolto dentro le nostre radici che chiedono ancora ricerche di strumenti 'antichi' e complementari alla 'lamella d'acciaio'. Un'assise di uomini di cultura e di grandi appassionati alla storia di Sicilia, può e deve dare quel contributo di 'spinta' e di vigore per riprendere quelle 'pause del lavoro usato'...-Sotto gli alberi, dentro i fienili, sui carretti accesi dall'ultimo sole e nelle cantine a cantare ritornelli e raccogliere suoni nuovi e decisamente orecchiabili, ballabili,incommensurabili in quello spazio oltre ogni tempo...! Canne bucate e zufoli,zampogne e tambureddi ,quattari ciusciati dintra...sono alcuni tipici mezzi di musicalità improvvisata, inventata, soffiata dall'amore per i racconti melodiosi e tanto prestigiosi. Il Mondo ci conosce, ascolta i ritmi e le ballate e le ampie vesti colorate delle damigelle ed il corteggiamento dei cavalieri vestiti da pastori di ieri. Quanta poesia e letteratura supa i vigna e attornu i butti...-Ritroviamoci insieme a condividere...nella gioia agreste e salutare il mondo e ridere...- Niu niu e u cuntu finiu. Robertu i Missina ,puiteddu sulu i na matina.

    RispondiElimina

Top Post Ad

SOSTIENI MAGAZINE PAUSA CAFFÈ. GRAZIE

Ads Bottom