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MUSEO "MESSINA NEL 900": IL LIBRO DI GERI VILLAROEL APRE LA RASSEGNA "MEMORIA E SCRITTURA"

Sabato 20 giugno, alle ore 10.30, nei locali del Museo Provinciale “Messina nel Novecento”, verrà presentata la rassegna “Memoria e scrittura: i libri e l’identità”. 



La conferenza d’apertura della rassegna, dal titolo “Il recupero dell’identità di Messina ponte tra il passato e il futuro della città e del suo territorio” sarà svolta dal medico e scrittore Giuseppe Ruggeri, responsabile del settore identità del Museo. E’ previsto un ciclo di presentazioni di opere di narrativa, saggistica e storia ambientate nella Messina del secolo scorso. 

L’avvio della rassegna  “Memoria e scrittura: i libri e l’identità” è affidato al noto scrittore messinese Geri Villaroel che presenterà il suo ultimo romanzo “Il pupo di carne”, edito da Laterza. Pubblico e privato s'intrecciano nella vita di Fernando Corvera, giornalista siciliano giunto nella Roma degli anni Sessanta. Sconvolgenti e di sorprendente impatto gli eventi che si susseguono frenetici. I recessi dell'inconscio, turbati dal desiderio, ingombrano la mente sognatrice del protagonista, indotto da curiosità professionali ed avventure intrise di giallo.

La finalità della rassegna, insieme ad altri convegni ed eventi nel Museo diretto da Angelo Caristi, è quella di nutrire e rafforzare il senso d’appartenenza dei messinesi attraverso la conoscenza di fatti, vicende e personaggi della città nel Novecento. Il tema dell’identità urbana costituisce un sicuro centro d’attrazione per chi, consapevole delle enormi potenzialità del nostro territorio, ha partecipato attivamente ad altri incontri cittadini, tesi al rafforzamento del senso d’appartenenza come volano di sviluppo territoriale ed economico di Messina. La rassegna “Memoria e scrittura: i libri e l’identità” si propone in quest’ottica quale ideale proseguimento di un’operazione di rilancio culturale iniziata già da anni e confluita nella nascita del Museo Provinciale “Messina nel 900”


Il Museo, ospitato nel vecchio bunker antiaereo “Cappellini”, è un esempio concreto di partenariato pubblico-privato che, oltre a rendere fruibile un importante luogo di memoria, sviluppa attivamente il progetto di qualificazione identitaria di Messina. Nei suggestivi ambienti del Museo, visitati finora da numerose scolaresche e gruppi turistici, trovano posto gli uffici utilizzati dalle autorità cittadine durante i bombardamenti anglo-americani, la galleria principale dove è stato allestito un percorso storico-didattico della storia di Messina nel ventesimo secolo, e due ampi saloni dove sono esposte uniformi militari, armi, copricapi e cimeli bellici del periodo 1900-1935. 

Info: Museo Provinciale “Messina nel 900”, Viale Boccetta – Contrada Scoppo n. 2 A – ( Accanto Liceo Archimede, Ingresso Autostrada) - 98122 - Tel. 090-345868 - Email: museoprovinciale.me900@virgilio.it


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1 Commenti
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  1. Ho avuto modo di conoscere l'amico dr. G. Ruggeri e lo scrittore G.Villaroel. Tanto potremmo dire e discutere dei loro lavori, sintesi ed analisi di vita vissuta e 'ricordata' di una città dai sismi e guerre 'piegata'...- Ma quel che rimane e pure storia da richiamare, da raccontare, negli angoli delle strade del centro ed in periferia, le testimonianze di oggetti,muri,castelli , divise, cimeli di guerra...parlano della presenza di belligeranti e di patriotti. Nello sconquasso generale è lì ... il messinese colpito,frustato, indeciso, sonnolento, pigro pur di richiamare i momenti belli di fine guerra e quelli delle guerre subite, che hanno lacerato il tessuto sociale e spesso mortificato il paesaggio naturale. Dai pupi di legno dei racconti di Orlando e Rinaldo a quelli di carne, oggi mossi da fili 'invisibili' e sovente non condivisibili...! Interessante il racconto del messinessissimo Geri, che ha sempre sentito il profumo delle zagare ed il vento dello scirocco sulle spalle e sui fogli scritti con impeto ,passione e dolcezza.Sicuramente tanti gli snodi ed i riferimenti con di ieri ieri : gli accadimenti. Noi che sogniamo ancora il famoso 'Agosto messinese' e la 'Rassegna del cinema', abbiamo bisogno di quelle immagini, visioni,filmati che ci vedono,coi pantaloni alla 'zuala' al centro della scena dell'Arte e dello Spettacolo. E' anche vero che non si vive di sole 'rimembranze'...,ma ad una certa età,in un dato momento , piace trovare e ritrovare un felice amico del tempo e con lo stesso conversare dei momenti magici delle scampagnate sui colli e sui laghi con le bici e le fanciulle in attesa al lido del Tirreno...! Cosa ne pensate, siete d'accordo con meee ? Complimenti et sursum corda frates. Roberto Lo Presti el vejo -

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