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INCONTRO CON SALVATORE SAVOIA AUTORE DI "GIOCO A NASCONDERE"

“Gioco a nascondere” di Salvatore Savoia (Torri del Vento Edizioni) sarà al centro dell’incontro con l’autore di venerdì 26 giugno alle ore 18:30 al Feltrinelli Point Messina. A dialogo con l’autore saranno Giuseppe Campione e Aldo Liparoti. Il romanzo è l’ideale continuazione de “La Confraternita”, il libro che ha fatto conoscere Savoia e pubblicato nel 2014. 



Torna, infatti, con una nuova indagine, il protagonista de “La Confraternita”, Pietro Messina, irrequieto ispettore bancario, questa volta inviato a Messina, la città della sua infanzia. In quella struggente terra senza storia, dopo il terremoto del 1908, Pietro si imbatterà in tracce di fantasmi mai esorcizzati, frammenti di intrighi loschi, incontrerà prelati equivoci ed affascinanti donne tormentate, figure tutte legate più o meno consapevolmente all’antico passaggio del “mostro- terremoto”. Solo l’incontro con la piccola Franca, la bambina che si ritroverà a proteggere, sembrerà riconciliarlo con il passato e con la città. In questo affresco dalle forti tinte, Pietro ci riserverà una sorpresa: la scoperta delle pagine di un racconto dimenticato del Mongitore che favoleggia su un’antichissima e spaventosa catastrofe siciliana.

Salvatore Savoia, studioso palermitano, dopo una lunga esperienza bancaria, si è dedicato a ricerche sulla letteratura e la storia siciliana. Tra le sue opere recenti, Giuseppe Tomasi di Lampedusa (edito da Flaccovio nel 2010, riconoscimento speciale nell’ambito del Premio Internazionale Lampedusa), Il gioco delle lenti (Bonanno ed., 2012), Il Pantheon di Palermo nella monografia La Chiesa di San Domenico pubblicata dalla Fondazione Salvare Palermo, Palermo ed il suo Massimo (2013, Fondazione TeatroMassimo). Dal 2005 è Segretario Generale della Società Siciliana per la Storia Patria. Con questa casa editrice ha pubblicato La Confraternita (2014).


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1 Commenti
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  1. Chi può meglio di un siciliano e di chi ha vissuto ed ascoltato la voce sottomessa,il viso smunto e triste di chi ha ereditato sulle spalle montagne di calcinacci e gesso e visto seppelliti al centro della terra i propri cari... ; che può capire, commentare, raccogliere le proprie forze per sistemare quel 'disordine naturale' ? - Mille storie drammatiche sono appese sui tralicci, sulle grosse pareti di muri costruiti a secco. Ancora si sente il puzzo del fuoco, degli incendi attorno le tegole sbriciolate qua e là sulla sabbia e nel fango. Sì , ricostruire ,riprendere attraverso foto di fine ottocento ed inizio novecento,la vita tranquilla e pur dinamica di un popolo geniale,laborioso, industrioso, unito nelle piazze a definire ed organizzare il lavoro del dì successivo. Contabilizzare in piedi presso la palazzata del porto : i colli,le botti,le cassette di agrumi da imbarcare su navi mercantili... -Descrivere il rullìo delle ruote delle poche carrozze a sera che scivolavano lungo via Garibaldi e si fermavano davanti al Teatro Vitt. Emanuele e lì ,la musica accarezzava l'acqua dello stretto e la luna limpidissima in ascolto...- Sentimentalmente e col cuore in mano, abbracceremo ancor adesso i nostri avi e le loro numerosissime famiglie...,leggeremo con l'autore dei 'passi' ... torneremo così ancor più 'bambini'....-Roberto Lo Presti -

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