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SEQUESTRATO ELETTRODOTTO TERNA. AL VIA IL TOUR "CI AVETE ROTTO I POLMONI" . NO INCENERITORE.

"Ci avete rotto i polmoni - Tour" è un evento itinerante organizzato dal movimento "No Inceneritore Valle del Mela" per fermare l'Inceneritore di Archi e tutte le devastazioni in atto nel territorio siciliano. 



"In un luogo che subisce già troppi veleni - dicono gli organizzatori - Edipower sta per presentare il progetto di conversione della centrale elettrica a CSS (combustibile costituito da rifiuti indifferenziati, solitamente bruciato negli inceneritori). In altre parole la centrale elettrica diventerebbe del tutto analoga ad un enorme inceneritore, mettendo a repentaglio la salute dei lavoratori stessi della centrale e dei cittadini del comprensorio.

Tutto questo in un'area già dichiarata dalla Regione Sicilia "Area ad alto rischio di crisi ambientale" e dal Ministero dell'Ambiente "Sito di interesse Nazionale per le bonifiche", dove sono diversi gli studi che evidenziano la presenza di sostanze tossiche nel suolo, nelle falde acquifere e negli abitanti. E' arrivato il momento di dire BASTA! 

Per fermare l'Inceneritore di Archi e tutte le devastazioni in atto nel nostro territorio (come ad esempio il nuovo elettrodotto Terna, di cui un pilone è stato recentemente posto sotto sequestro dalla magistratura) occorre essere uniti, scendere in piazza e far sentire il proprio dissenso".

"La nostra terra è una ricchezza - conclude il movimento - che possiamo e dobbiamo valorizzare al meglio, NON MANDIAMOLA IN FUMO CON UN INCENERITORE!"

La prima tappa del Tour "Ci avete rotto i polmoni" sarà domenica 15 marzo, dalle ore 16 alle 19, a Olivarella, in Piazza Cannistraci (parcheggio sulla rotonda antistante il centro commerciale). La seconda tappa domenica 22 marzo nel lungomare di Venetico Marina, mentre si svolgerà a Milazzo, la terza e ultima tappa, domenica 29 marzo. Avviata anche una petizione per dire No all'Inceneritore attraverso una raccolta firme nei luoghi delle tappe. 

E sull'elettrodotto Sorgente-Rizziconi, Terna ha scritto la seguente nota: "Cinque anni di iter autorizzativo, oltre 100 incontri e sopralluoghi e i pareri positivi di oltre 80 enti interessati non sono stati sufficienti per assicurare all’Italia e agli Italiani la realizzazione dell’elettrodotto Sorgente-Rizziconi, una delle opere elettriche più importanti per il Paese. La conferma del sequestro del sostegno n.40, disposta oggi dal Tribunale di Messina, che si è pronunciato sulla richiesta di riesame presentata da Terna, è un grave danno per i siciliani e gli italiani tutti, perché mette a rischio il sistema elettrico e lo sviluppo infrastrutturale ed economico del Paese. Il ritardo nell’entrata in esercizio dell’elettrodotto Sorgente-Rizziconi è costato ogni anno a famiglie e imprese italiane oltre 600 milioni di euro di mancato risparmio, per un totale, a tutto il 2014, di oltre 4 miliardi di euro. Intanto, 700 milioni di euro di investimento di Terna, che gli utenti elettrici comunque pagheranno in bolletta, sono stati spesi per realizzare un’opera pressoché completata, che non potrà entrare in esercizio per colpa di un sostegno incriminato. E resta critica la situazione del sistema elettrico siciliano, che senza la messa in esercizio di questa infrastruttura fondamentale è a rischio blackout. Per questo Terna è già al lavoro per trovare la soluzione più efficace a completarla e metterla in esercizio nel minor tempo possibile. E ciò nonostante l’organo preposto alla valutazione, cioè la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Messina, nel corretto esercizio della propria discrezionalità tecnico-amministrativa, abbia ritenuto che revocare il parere positivo già espresso sull’opera avrebbe significato andare contro, e non adempiere, all’interesse pubblico, e che l’autorizzazione sia stata rilasciata dalle medesime istituzioni che hanno poi approvato il piano paesaggistico provinciale. L’ordinanza di oggi impedisce a Terna di completare l’elettrodotto Sorgente-Rizziconi nei tempi imposti dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, e secondo il progetto che è stato approvato con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico nel 2010. Terna ha agito nel pieno rispetto della legge, e realizzando il tracciato autorizzato dal Ministero, che prevede il posizionamento del sostegno n.40 sul crinale di Monte Raunuso, a Saponara (ME): pertanto, Terna respinge ogni accusa di avere lavorato senza le necessarie autorizzazioni, ma anzi si ritiene lesa nel legittimo affidamento della correttezza e conformità a diritto dei provvedimenti autorizzativi e dell’operato della pubblica amministrazione. Nel frattempo, da un punto di vista ambientale, il territorio perde l’opportunità di beneficiare del piano di dismissioni connesse alla realizzazione dell’elettrodotto Sorgente-Rizziconi: fino alla sua messa in esercizio, la cui data è in questo modo procrastinata sine die, non sarà possibile completare il piano di dismissioni connesso alla realizzazione dell’elettrodotto Sorgente-Rizziconi, che prevedeva la dismissione di ben 87 km di vecchie linee, poste in vicinanza di 1151 edifici, 636 dei quali nell’area a elevato rischio di crisi ambientale della Valle del Mela".


A.D.P.





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