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L' HOMO STUPIDUS E APOCALISSI DI INIZIO MILLENNIO

Per quanto non si creda o sembri impossibile che una comunità che vuole la pace possa farsi trascinare a fare la guerra assistiamo come dei babbei impotenti, al pari dei nostri simili di un secolo fa, forse ancora più impotenti e più babbei perché over informati dei fatti e con un livello culturale presunto superiore a quello del 1915.



Svegliatevi, proprio nulla è cambiato. Non siamo all'alba di una nuova era di pace e di prosperità, ma siamo in pieno "trapassato futuro". Siamo immersi in un mare di ipnosi così capillare che ognuno può scegliersi la sottoipnosi personale. E quindi pensiamo di essere liberi, non approfondiamo per risalire all'ipnosi che ha generato tutte le altre. Abbiamo creduto che togliendo il limite al numero avremmo abbattuto anche i limiti, ed invece abbiamo solo liberalizzato le ipnosi.

Questo è un cosiddetto "medioevo", ma il "medioevo" è fisiologico nella storia, ne abbiamo avuto infiniti nel susseguirsi del tempo. E' un "medioevo" più definitivo degli altri perché è un "medioevo digitale". Noi crediamo di vedere cose diverse, immagini diverse, notizie diverse. Riusciamo persino a provare "emozioni digitali", orrori, sdegni, commozioni e il nostro cervello si anestetizza, si immunizza a tutto senza che noi si riesca ad avvertirlo.

Noi crediamo di avere un grande passato, una storia dietro con tutte le caselline al loro posto, ma quella storia non esiste, l'abbiamo trovata già scritta con i "reperti" già sistemati, nel posto in cui avrebbero dovuto essere per avvalorare "quella" storia, anche quando non si trovano al "posto giusto".

Ci sono i "ricercatori", ci pensano loro, diciamo, ma i "ricercatori" cercano quello che "vogliono" trovare, quello che è stato detto loro di cercare. Libri sontuosi che si scrivono generando altri libri. Citazioni di altre citazioni. Storie modellate su presepi perfetti.

Cronache di intervalli di tempi, da quelle dei secoli a quelle del secondo prima: un babbeo osannato per aver fatto un film montando spezzoni di altri video spediti da altri aspiranti "babbei". ‪#‎BabbeiDigitali‬.

Ma davvero credete che il nostro cervello sia così ignorante come noi? Davvero credete che siamo arrivati noi a insegnare le meraviglie del digitale al nostro cervello? Il medioevo arriva quando il cervello non trova più nessuna differenza tra la realtà e la rappresentazione. Noi vediamo mille cose diverse, ma il nostro cervello ormai vede e sente solo 0 e 1 e non fa più nessuna differenza.

Il nostro "inconscio" ha la netta impressione (per usare un eufemismo, ma si dovrebbe chiamare "certezza") di vivere in una realtà virtuale, in una storia virtuale, in conflitti virtuali, in cronache virtuali. In un continuo flusso di 1 e di 0, troppo rapido per essere percepito, ma strutturalmente "stupido".

Tra tutte le varie epoche questa nostra verrà ricordata come quella in cui è nato l'Homo Stupidus. Un'evoluzione dell'uomo non più caratterizzata da differenze morfologiche. Come tutte le evoluzioni della specie per affermarsi avrà bisogno di una catastrofe globale, una mutazione di importanti parametri vitali solo che per questa nuova specie i parametri sono virtuali e siamo già nell'era dell'Homo Stupidus.


Alberto Cordòba Patanè


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