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L’AMORTIEPIDO DI ELIANA CAMAIONI

Presentazione teatrale a Messina per "L'amoretiepido" di Eliana Camaioni. Appuntamento con l'autrice sabato 15 novembre nella Chiesa di S. Maria Alemanna.



È meglio l'amore che scotta, o solo quello tiepido che scalda senza bruciare? Ma soprattutto: esiste una realtà univoca o tante verità quanti sono i punti di vista di chi narra? Se lo chiedono i cinque protagonisti de "L'amoretiepido", romanzo che racconta l'età dei trentacinque-quarantenni all'epoca della crisi. La voce narrante che accompagna il lettore per tutto il romanzo è quella della protagonista, docente di italiano e latino "col capello troppo lungo e le idee poco ministeriali", che viene convocata per una supplenza al Liceo di Mistretta, un comune della provincia di Messina che si trova nel territorio del Parco dei Nebrodi.

“L’amoretiepido”, finalista del Premio Letterario Perseide, racconta la storia di Rosa, tra la vita privatissima, le amicizie, gli amori, l’insipienza di una generazione condannata a non essere protagonista della propria esistenza, e la vita pubblica, il pendolarismo, le docenze con scadenza, le angherie di dirigenti destinati a mai più rivederti; una storia definita e illuminata da storie parallele di personaggi tutti indispensabili, nessuno comprimario, tra una scuola di ballo incendiata, un liceo allo sbando, fotografie e ritratti, teatri che s’inaugurano licenziando i lavoratori, serate da club service, gente che si ama e si odia, gente che si conosce e non si riconosce,  gente che fa sesso e se ne dimentica. 

Rosa, reduce da "pasticci sessual-sentimentali", ama mettersi alla prova, e decide di cogliere al volo l'opportunità della supplenza per "cambiar pelle come i serpenti". A rompere la narrazione in prima persona, dopo i primi capitoli, provvederà un narratore onnisciente, che racconterà in parallelo le storie degli altri protagonisti, moltiplicando le facce del reale e regalando tridimensionalità e poliedricità alla vicenda. L'esplosione di una bomba carta metterà in moto gli eventi e il complesso ginepraio di rapporti umani fra i protagonisti, le cui vite andranno ad intrecciarsi con continue sovrapposizioni e colpi di scena.

“Lo definirei un crocevia, un’agorà, in cui convergono e si incontrano tante storie diverse. Ho voluto fare un portrait di gente comune, della sua quotidianità spettinata: perché delle belle storie a lieto fine, false e precotte, che ci bombardano l’esistenza, francamente non ne potevo più. E le ‘magnifiche sorti e progressive’ di questa nostra generazione saltata, lascio che sia la pubblicità a raccontarle: la mia - spiega l'autrice Eliana Camaioni parlando del suo libro - è una storia minimal, di periferia, senza lustrini, dalle cinquemilacinquecentocinquanta sfumature di grigio. L’unica in cui la mia generazione, quella dei quarantenni in crisi,  può davvero riconoscersi”. Non a caso la frase-slogan adottata dall’autrice per indicare lo spunto narrativo perseguito è “la vita si complica a quarant’anni”. 

“L’amoretiepido” suscita già il gioco di rimandi e riconoscimenti, di curiosità e potenziali déjà vu, ma la Camaioni si limita a citare il wildiano “la malizia è negli occhi di chi guarda” e spiega che “l’unica parte davvero autobiografica è quella relativa all’insegnamento, ai luoghi, ai viaggi in treno alle cinque del mattino; tutto il resto è vita raccolta dalle vite che mi scorrono accanto, storie vere con un pizzico di fiction, quel tanto che basta per legarle assieme fra loro”.

Per “L’amoretiepido” (Pungitopo Editrice) di Eliana Camaioni, in libreria dal 31 ottobre, la vera data di partenza è sabato 15 novembre, alle ore 18, e l’appuntamento è alla ex Chiesa di S. Maria Alemanna di Messina. Con l’autrice dialogherà il giornalista Armando Montalto. Interverranno Nancy Antonazzo, presidente dell’Associazione Terremoti di Carta; Viviana Montalto della Libreria Doralice e sarà presente l’editore Lucio Falcone. Ma non sarà soltanto una presentazione. I personaggi e le storie de “L’amoretiepido” troveranno infatti voci e corpi d’attore per raccontarsi, almeno in parte, in una “teatralizzazione” a cura della Compagnia Vaudeville.



Dottore di Ricerca in Filologia e docente precaria di Italiano e Latino, Eliana Camaioni è stata finalista al Premio Molino col racconto “Un uomo”, menzione di merito al primo Premio Letterario Terremoti di Carta con il racconto “Stretto di Messina” (2012) e vincitrice dello stesso premio con il racconto “Senza paracadute” (2013). Ha pubblicato due romanzi: “Di verità non dette” (2007) e “Il legame dell’acqua” (2009).



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