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MORTE OPERAIO MESSINAMBIENTE: LA FP CGIL PRESENTA UN ESPOSTO IN PROCURA

La Fp Cgil formalizza la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica per fare luce e chiarezza sull'incidente che è costato la vita all'operaio di Messinambiente, Antonino Tomasello


“L’esito dell’autopsia sul corpo di Nino Tomasello - spiegano la segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil Messina, Clara Crocè e il responsabile di settore Carmelo Pino - conferma che il decesso non è avvenuto a causa di un malore precedente all’incidente, ma per via delle ferite riportate dopo l’impatto mortale. Un 'verdetto' che fa ancor più rabbia perché attesterebbe le responsabilità addebitabili alla mancanza di manutenzione sul mezzo”.

Nell'esposto, la Fp Cgil, grazie ad una serie di foto scattate sulla spazzatrice già nelle settimane prima dell’incidente, mette in evidenza le condizioni di assoluta precarietà della “vettura da lavoro” a bordo della quale viaggiava l'operaio di Messinambiente deceduto lo scorso mese di luglio.

Ricordiamo che, per questa vicenda, il sostituto procuratore Antonio Carchietti ha già iscritto nel registro degli indagati, con l’ipotesi di  reato di omicidio colposo quattro persone: il commissario di Messinambiente Alessio Ciacci, l’ing. Antonino Miloro, direttore tecnico e i funzionari Natale Cucè responsabile del Personale e Filippo Marguccio responsabile dell’Autoparco. 

“La società di via Dogali deve fare il possibile affinché i dipendenti che quotidianamente operano in strada sostenendo il peso e le fatiche di un lavoro pericoloso e usurante per la salute, possano almeno essere sicuri di viaggiare su mezzi sicuri e non vetusti. Purtroppo tornare indietro non è possibile, - affermano Crocè e Pino - ma è proprio per questo che la morte di Antonino Tomasello, per quanto insensata e inaccettabile, deve far capire quali siano le vere priorità della gestione aziendale”.

“Tomasello - continua la Crocè - ha perso il controllo per via delle condizioni di assoluta precarietà della spazzatrice. E’ inaccettabile dover pensare che se sul parco mezzi della Messinambiente negli anni, fossero stati effettuati i necessari e dovuti interventi di manutenzione, oggi Tomasello sarebbe vivo”. Ma come spesso accade, è l’irreparabile che finisce col dare lo stimolo per agire in modo preventivo e "adesso più che mai la sicurezza sul lavoro - che ha sempre rappresentato un punto fondamentale della nostra politica sindacale - costituisce l’assoluta priorità" afferma la Fp Cgil.

E la priorità è proprio quella di arginare il fenomeno tragico delle "morti bianche", ovvero i caduti sul lavoro in seguito ad un incidente la cui responsabilità è da attribuire esclusivamente al luogo o al mezzo di lavoro come nel caso di Antonino Tomasello.

Nella perizia medico legale, depositata alla Procura dal dott. Giovanni Andò che ha effettuato l'esame autoptico, si evince che dall’esame tossicologico effettuato sul corpo di Tomasello non vi siano tracce di alcol, droghe o farmaci e che, dalle fratture e dalle lesioni riportate dall'operaio di Messinambiente, si rittiene che il decesso sia stato causato dall'impatto al suolo.

Inoltre, l’esame istologico ha escluso la presenza di patologie vascolari per cui Tomasello non è morto per un malore ma, probabilmente, l'incidente di cui è stato vittima è ascrivibile ad un guasto meccanico del mezzo spazzatrice che è volato dal viadotto del torrente Pace. Adesso, infatti, si attende l'esito della perizia tecnica sul mezzo.


Antonella Di Pietro





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