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“SVILUPPO È COESIONE E LIBERTÀ. IL CASO DEL DISTRETTO SOCIALE EVOLUTO DI MESSINA" AL SABIRFEST

Il libro “Sviluppo è coesione e libertà. Il caso del distretto sociale evoluto di Messina” - divenuto modello scientifico per i paper internazionali di Modern Economy - sarà presentato nella sala Goliarda Sapienza della Fiera di Messina, nell’ambito del SabirFest sabato 27 settembre ore 16:30, dal segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina, Gaetano Giunta. 


E’ un modello particolarmente evoluto di “sussidiarità circolare”, in linea con la ratio della Costituzione italiana. Ha dato vita ad un nucleo di progetti e programmi, permanenti e non, diffusi su territori diversi, da “Luce è libertà” dedicato ai progetti personalizzati di inclusione sociale degli ex internati dell’Opg di Barcellona Pozzo di Gotto alla creazione della Esco Sefea Energy i cui utili sono destinati all’alta formazione in economia civile, passando per “Primi (s)passi”, che si rivolge alle famiglie del quartiere Camaro di Messina e per il monitoraggio e la ricerca sui Laghi di Ganzirri. 

E’ il caso del Distretto Sociale Evoluto (DSE) creato dalla Fondazione di Comunità di Messina. Al DSE - che come vero e proprio modello scientifico è stato pubblicato dalla rivista internazionale Modern Economy con il titolo “A Community Welfare Model Interdependent with Productive, Civil Economy Clusters: A New Approach“ - è dedicato “Sviluppo è coesione e libertà”, il libro che indaga e sottopone a valutazione la rete di visioni e azioni di cui si è composta la storia dei primi anni della Fondazione. 

Con una premessa sulla storia socio-economica e sull’attualità del territorio messinese, con l’introduzione firmata da Gaetano Silvestri e dedicata ai fondamenti costituzionali del welfare di comunità, “Sviluppo è” racconta un modello socio-economico di sviluppo umano territoriale che “va oltre il pensiero liberal-individualistico che ha innervato i paradigmi economici dominanti della modernità”, “oltre” la “dicotomia assoluta” tra la dimensione economica e quella socio-culturale e l’antitesi tra la mano pubblica, unica titolata a rappresentare l’interesse collettivo, e il mercato.

Pubblicato da Horcynus Digital Editions (maggio 2014, pagg. 204), “Sviluppo è” afferma cioè la “imprescindibilità” della trasformazione migliorativa dell’ambiente in cui viviamo, trasformazione che “consiste ineludibilmente nel rilancio e nell’efficientamento dei beni comuni, nella riqualificazione del territorio e delle costruzioni, nell’autorecupero e nell’autocostruzione del diritto alla casa, nel rilancio imprenditoriale della cultura, dell’artigianato, dell’arte, nella cura dell’ambiente, nella promozione della domiciliarità delle cure, della socialità, dello scambio non monetario, nell’accoglienza”.


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