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PAURA A MILAZZO PER L'INCENDIO DI UN SERBATOIO DI CHEROSENE

Un incendio di vaste proporzioni è in corso all'interno della Raffineria di Milazzo. Ad incendiarsi sembra sia stato un serbatoio di cherosene.(513). Non si registrano vittime o feriti. Attualmente la nube che scaturisce dal vasto incendio sembra dirigersi verso Sud. Sul luogo sono impegnati i vigili del fuoco.


Da fonti interne alla RAM squadre di operai assieme ai vigili del fuoco provenienti da Milazzo e Messina stanno lavorando a stretto contatto per domare le fiamme e hanno raggiunto i punti di raccolta previsti dal piano di emergenza. Insediato il COC (centro operativo comunale) al Comune di Milazzo. Il sindaco Carmelo Pino è a stretto contatto con la Prefettura di Messina.  Al momento non è prevista alcuna evacuazione e dal centro consigliano di restare in casa con le finestre chiuse per evitare di respirare fumi nocivi alla salute.  I flussi di carburante del serbatoi interessati dalle fiamme sarebbero stati interrotti e raffreddati.

"Lo sapevamo che sarebbe accaduto,  - afferma Giuseppe Marano dei Verdi Messina - la popolazione sta scappando e la prefettura, il sindaco e la protezione civile con tutte le istituzioni non danno notizie ai cittadini sulle modalità di comportamento da adottare. Quanto sta accadendo è gravissimo, adesso la magistratura intervenga e fermi gli impianti".

Il 24 settembre scorso, sul sito della Raffineria di Milazzo si leggeva: "Quest'oggi intorno alle ore 14 abbiamo ricevuto una segnalazione di presenza di fumo nero nella zona sud prossima allo stabilimento, in Località Masseria vicino al Centro Ricerche. La squadra antincendio RAM si è immediatamente recata sul posto riscontrando che, al di fuori della raffineria nelle vicinanze della recinzione, erano attivi un paio di focolai di incendio di probabile origine dolosa. In quel momento stavano bruciando rifiuti solidi abbandonati, del materiale plastico e della gomma. La squadra, pur operando dall'interno della raffineria, ha provveduto a spegnere i focolai".

Il rogo di questa notte è stato dunque preannunciato da un incendio che si era già sviluppato alla Raffineria qualche giorno fa. Intanto, i milazzesi vivono ore di apprensione e scrivono sul social Facebook della loro preoccupazione e di non sapere come comportarsi, se restare a casa o scappare. Una situazione che andrebbe gestita con la dovuta cautela per evitare il panico tra i cittadini.

Il Comune di Milazzo informa che "alle ore 3,00 pervengono ulteriori notizie dalla Prefettura. Si ha la conferma che la situazione è sotto controllo, che non ricorrono i presupposti per l’evacuazione della popolazione. I tempi di spegnimento dell’incendio non saranno brevissimi vista la notevole presenza di combustibile nel serbatoio. La Raffineria conferma che non si registrano feriti". Intanto il rogo non si fermerà fino a quando non si esaurirà il cherosene.

Antonella Di Pietro


Notizia in aggiornamento.

AGGIORNAMENTO DELLE 3,40
Proseguono le operazioni di raffreddamento del serbatoio 513 avente una capienza di 500 mila litri di benzina. Proprio la notevole quantità di greggio già raffinata sta prolungando i tempi di spegnimento.
Si dovrà infatti attendere che l’incendio vada ad esaurimento. La Prefettura ha comunicato che la situazione resta sotto controllo ed ha confermato che non si registrano feriti. Si ribadisce così come già comunicato nel precedente aggiornamento che non ricorrono i presupposti per l’evacuazione della popolazione. Al Comune permane l’insediamento del nucleo di Protezione civile che continuerà ad aggiornare la cittadinanza.

AGGIORNAMENTO DELLE 4,45
Restano alte le fiamme all’interno del parco serbatoi della Raffineria, ubicato in territorio di San Filippo del Mela e comunque – come verificato dai tecnici – lontano dagli altri impianti dell’azienda petrolifera. Le diverse squadre dei vigili del fuoco di Milazzo e di Messina stanno proseguendo l’attività avviata nell’immediatezza dell’incendio assieme alla squadra antincendio interna della Ram. La notevole quantità di benzina contenuta nel serbatoio non agevola però le operazioni di spegnimento e in atto quindi non è possibile prevedere i tempi di conclusione delle operazioni. Il Centro operativo comunale (C.O.C.) che sta operando sin dal momento in cui si è verificato l’evento e che è in costante contatto con la Prefettura ha anche accertato che nessuna prestazione è stata richiesta al pronto soccorso dell’ospedale di Milazzo, quale conseguenza di quanto accaduto o per patologie connesse (problemi respiratori o altro). Si comunica altresì - come riferito in precedenza dalla Prefettura - che nonostante il persistere dell’incendio, non ricorrono i presupposti per l’evacuazione della popolazione. Al Comune permane l’insediamento del nucleo di Protezione civile che continuerà ad aggiornare la cittadinanza.

AGGIORNAMENTO DELLE 6,25
Continua l’azione di monitoraggio dell’incendio sviluppatosi all’interno della Raffineria nell’area serbatoi e che ha interessato in particolare il serbatoio n. 513. Le fiamme continuano ad essere alimentate dalla benzina che si trova all’interno della grande cisterna. Sul posto i vigili del fuoco di Milazzo e di Messina e il personale della squadra antincendio della Ram valutano costantemente l’evolversi della situazione. Nella fascia tirrenica è ben visibile una nube di fumo che comunque, allo stato attuale, non ha causato conseguenze per la salute pubblica. L’ospedale di Milazzo, immediatamente allertato della situazione di pericolo, non segnala al C.O.C. del Comune alcun ricovero o prestazione di pronto soccorso ai cittadini. Secondo  quanto verificato dai tecnici in loco l’incendio potrebbe proseguire anche per l’intera mattinata e comunque sino ad esaurimento del carburante presente nel serbatoio.

AGGIORNAMENTO DELLE 6,50
Chiesto intervento Arpa e disposta chiusura scuole. Il sindaco Carmelo Pino ha allertato l’Arpa richiedendo l’immediato intervento a Milazzo al fine di verificare la situazione legata ai fumi sprigionatisi dall’incendio in Raffineria. Il sindaco ha, altresì, verificato che nel corso della notte molte famiglie di Milazzo e dell’intero hinterland della Valle del Mela hanno trascorso parecchie ore fuori casa, al fine di consentire un rientro all’interno delle abitazioni e per evitare ingorghi stradali e altri disagi, ha disposto la chiusura per la giornata odierna delle scuole cittadine di ogni ordine e grado.

AGGIORNAMENTO DELLE 8
Il sindaco Carmelo Pino ha contattato l’Arpa per chiedere l’immediato invio a Milazzo delle apparecchiature per il controllo sulle emissioni. Nelle prossime ore è stato assicurato al primo cittadino giungerà il Laboratorio mobile per il rilevamento delle polveri e altra strumentazione per rilevare altre sostanze presenti nell’atmosfera. Le due apparecchiature saranno sistemate in via Madonna del Boschetto e presso l’ex scuola media Zirilli. Nella zona interessata dall’incendio continuano a levarsi le fiamme, anche se la loro intensità è diminuita rispetto alle scorse ore. Continuo il contatto del dirigente responsabile del C.O.C. con la Prefettura per avere un quadro il più aggiornato possibile della situazione. Nuove verifiche presso gli ospedali hanno escluso interventi da parte del pronto soccorso o ricoveri.

AGGIORNAMENTO DELLE 10,15
Domato l’incendio alla Raffineria. Fine di una notte di paura. Il serbatoio di carburante n. 513 della Raffineria è stato finalmente spento. La zona è comunque presidiata dai vigili del fuoco e dai responsabili della squadra antincendio mentre le vie d’accesso alla Ram sono controllate dai vigili urbani e da altre forze dell’ordine. Ora si è alla ricerca delle cause che hanno provocato l'improvviso incendio che conteneva una notevole quantità di “virgin nafta”. Il comandante del porto, capitano di fregata Matteo Lo Presti, non appena l’incendio è divampato, ha disposto subito l'allontanamento delle petroliere ancorate nella rada di Milazzo. Il prefetto di Messina, Stefano Trotta – che in mattinata è stata contattato telefonicamente dal Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti per ricevere informazioni sull’accaduto, ha convocato una riunione per le 12 presso il Comune di Milazzo con i sindaci dell’Area ad alto rischio, i comandanti delle forze dell’ordine e della Capitaneria di porto per fare il primo punto della situazione.



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