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MANIFESTAZIONI, CORTEI E COMIZI PER DIRE NO ALLA RAM DI MILAZZO

Venerdì 3 ottobre, alle ore 18:00, in Piazza Caio Duilio a Milazzo, è stato organizzato il "Comizio del Popolo Inquinato di Milazzo e della Valle del Mela" dopo l'incendio avvenuto nella Raffineria di Milazzo


"Diremo ai cittadini tutta la verità che vi tengono nascosta.  - si legge nell'evento - Diremo quella verità che i poteri forti e politici ci nascondono. Andremo contro corrente e chiederemo quella Riconversione industriale e quelle bonifiche che ci toccano di diritto. Basta morti e malati a causa di veleni industriali ma un futuro pulito per i nostri bambini. Il comizio lo faremo in Piazza Caio Duilio ma in base alla situazione meteo stiamo decidendo tra venerdì, sabato o domenica".

"Oggi, giorno 29 settembre, rispetto al giorno dell'incidente, il vento è cambiato e trasporta le sostanze tossiche verso Milazzo e la popolazione. - afferma Giuseppe Marano dei Verdi Milazzo - Il sindaco che è la massima autorità sanitaria vergognosamente non prende i dovuti provvedimenti contingibili previsti dal testo unico sugli enti locali, il quale prevede anche la chiusura cautelare del processo produttivo, degli impianti e la conseguente denunzia in procura. Nessuna informazione alla popolazione sulle modalità di comportamento, i bambini sono andati a scuola in una situazione gravissima e in uno stato di pericolo incombente per la propria vita. Una situazione permanente di gravissimo rischio per la salute della popolazione e il sindaco di Milazzo insieme alla prefettura non hanno preso provvedimenti drastici. Nessuna istituzione spiega cosa devono fare i cittadini".

"Come Federazione dei Verdi di Milazzo Messina  - prosegue Giuseppe Marano - attraverso la collaborazione gratuita del legale che sta seguendo da mesi le vicende giudiziarie legate all'inquinamento industriale su Milazzo, Gela e Siracusa, l'avv. Antonio Giardina, comunichiamo alla popolazione che si sta elaborando specifico atto querelatorio, nell'interesse di tutti i cittadini che lo richiederanno, in quanto danneggiati dalle emissioni inquinanti non solo inerenti all'evento incidentale di sabato 27 settembre - che il Comune di Milazzo aveva già precipitosamente alle ore 10:15 dello stesso giorno 'battezzato' come risolto, ma che, invece, come rilascio di inquinanti di natura idrocarburica potenzialmente lesivi della salute umana, continuano ad oggi 29 settembre (ancora senza alcuna notizia da parte delle Autorità preposte) - ma anche con riferimento alle emissioni odorigene verificatesi nei giorni immediatamente precedenti e successivi, nelle aree di Milazzo, Giammoro, Archi, Pace del Mela, San Filippo del Mela, etc. Come Federazione ci stiamo organizzando per presentarla entro la settimana corrente per 'agganciarci' al procedimento penale aperto dalla Procura di Barcellona".


Malgrado le rassicurazioni da parte del sindaco di Milazzo, Carmelo Pino si moltiplicano le iniziative di protesta contro la Raffineria di Milazzo e il prossimo sabato 4 ottobre, alle ore 15,30, nella Piazza Chiesa Archi, è stata organizzata, dalle Parrocchie e dalle Associazioni Ambientaliste del Comprensorio della Valle del Mela, una manifestazione in difesa della vita, del creato e per la sicurezza. 

E' previsto anche un Corteo contro la Raffineria di Milazzo organizzato dal Comitato Stop Raffineria composto da cittadini di Milazzo, Giammoro, dei paesi della Valle del Mela, Barcellona, associazioni culturali, esercenti e movimenti di ogni natura. Il Comitato si è costituito per chiedere: "La realizzazione di un piano di evacuazione della cittadinanza reale ed efficiente in sinergia tra protezione civile ed Enti Locali; Maggiore controllo sullo stato effettivo dell inquinamento non solo dell'aria ma anche delle produzioni alimentari circostanti; Interventi efficaci di messa in sicurezza del territorio; Un impegno per la chiusura di questa mega 'Sola inquinante' e che gli enti locali e quelli regionali trovino alternative con progetti validi di riqualifica della zona, ad esempio un aeroporto turistico o riconversione industriale; Un incontro pubblico con le autorità enti locali e i dirigenti della Raffineria RAM di Milazzo".


"50 anni fa ereditammo la Raffineria come una promessa di sviluppo economico e lavorativo, - afferma il Comitato Stop Raffineria - oggi prendiamo atto che tale promessa si è trasformata un incubo. una “mega Sola” a pochi chilometri dai centri abitativi con conseguenze disastrose nel tempo ai danni della salute (incidenze di tumori ben al disopra della media) e del territorio. Non vogliamo più altri 50 anni di inquinamento. Oggi questo movimento lotta per un domani sicuro per noi e le future generazioni. 600 posti di lavoro non valgono questo scempio ambientale. Questa zona ha tantissime potenzialità turistiche ma poco sfruttate per scelte politiche disattente alla cittadinanza ma molto attente alle loro finanze".

Presto presenteremo una interpellanza parlamentare da depositare, - prosegue il Comitato - stiamo attendendo risposta per l'incontro con i ministri competenti e, nel frattempo, il fumo continua ad uscire in quantità elevata... Stiamo cercando di capire qual'è il lavoro che l'Arpa sta eseguendo e se effettivamente le case adiacenti la Raffineria godano di un aria salubre entro i limiti di legge. Dove sono state localizzate le centraline mobili e dove si trovano quelle fisse? Perchè le scuole non sono rimaste chiuse anche oggi in attesa di risultati certi?".

Di seguito pubblichiamo il comunicato ufficiale diramato dall’Arpa, dopo le rilevazioni effettuate sul territorio, avente per oggetto: Dati della qualità dell'aria nei giorni 28 e 29 settembre 2014.

“Si comunica alle SS.LL. che i dati relativi alI’oggetto comunicati dalla Provincia Regionale di Messina e relativi alle Centraline della rete di monitoraggio di qualità dell’aria posizionate nei comuni di Milazzo, Valdina,S.Filippo del Mela, S.Pier Niceto e Pace del Mela relativi ai parametri S02-NO-N02-NOX-03-CO-’ PM10 e quelli delle centraline di Arpa Sicilia (Termica) del Comune di Milazzo relativi ai parametri Benzene-CO-N02-03-PM10 e (Contrada Gabbia) del Comune di Pace del Mela relativi ai parametri S02-N02-Benzene, non hanno rilevato fino alle ore 11:00 di oggi nessun valore anomalo di concentrazione degli inquinanti monitorati né alcun valore superiore ai limiti di legge. Si rappresenta che in data 30/09/2014 saranno forniti altresì i valori della media giornaliera dei dati di PM 10 per il 29/09/2014, così come previsto dalla norma, mentre rientrano nel limiti della media giornaliera i dati di PM10 del 28/09/2014 -(16,0 ug/ m3)“.

Questa mattina, alle ore 10:28, la RAM ha diramato il seguente comunicato: "In merito all'evento di venerdì notte la Società desidera informare che la situazione continua ad essere presidiata dalle squadre di intervento della Raffineria e dei VVF. Il fatto che a livello visivo si registri una fuoriuscita di fumo costituisce un fenomeno dovuto al normale processo di estinzione degli ultimi materiali presenti sul fondo del serbatoio. La situazione comunque non desta preoccupazione".

Ecco quali sono i rischi concreti sulla salute riguardo ai veleni che hanno ammorbato l'aria di Milazzo e zone limitrofe. 

Nome sostanza: Virgin naphtha 
Sinonimi: Nafta (petrolio), addolcita; Nafta con basso punto di ebollizione - non specificata.
Pericoli fisico-chimici: la sostanza è estremamente infiammabile. 
Principali sintomi ed effetti sia acuti che ritardati per la salute: la sostanza ha effetti irritanti per la pelle e gli occhi. L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza, vertigini, mal di testa, nausea, vomito e uno stato di coscienza alterato. A causa della bassa viscosità, il prodotto può essere aspirato nei polmoni o in maniera diretta in seguito ad ingestione oppure successivamente in caso di vomito spontaneo o provocato, in tale evenienza può insorgere polmonite chimica. Può provocare effetti neoplastici. Può ridurre la fertilità e può nuocere al feto. Può provocare il cancro. 
Pericoli per l’ambiente: la sostanza ha effetti tossici per gli organismi acquatici con effetti a lungo termine per l’ambiente acquatico.
I vapori formano con l’aria miscele infiammabili ed esplosive. I vapori sono più pesanti dell'aria possono accumularsi in locali confinati o in depressioni, si propagano a quota suolo e possono creare rischi di incendio e esplosione anche a distanza. In alcune circostanze, il prodotto può accumulare cariche elettrostatiche in quantità notevole, con rischio di scariche che possono innescare incendi o esplosioni. La combustione incompleta potrebbe generare una complessa miscela di particelle solide e liquide aerodisperse e di gas, incluso CO (monossido di carbonio), SOx (ossidi di zolfo) o H2SO4 (acido solforico) composti organici e inorganici non identificati. (Leggi tutti a questo link)


Antonella Di Pietro


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