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PORTO DI TREMESTIERI TRA LAVORI DI SCAVO E "GIOCHI DI SABBIA"


Sulla Gazzetta del Sud online di ieri si leggeva che "Solo quando l’approdo di Tremestieri sarà fruibile integralmente, nell’arco delle 24 ore, si potranno raggiungere le 55/60 corse quotidiane in modo la liberare Rada S. Francesco e porto storico da imbarco e sbarco dei mezzi pesanti. Una questione di organizzazione dei turni e di riformulazione dell’offerta alla clientela i motivi addotti da parte degli armatori. Intanto tre equipaggi in più con la chiamata in servizio di circa 25 persone in questa fase in cui viene sperimentata una turnistica in attesa di andare a regime. In questo lasso di tempo, 10 le corse operate da Caronte&Tourist, 22 quelle assicurate da Rfi e Meridiano. Ma il fatto più significativo è la riattivazione dello scivolo che da oltre tre anni era chiuso per l’insabbiamento dovuto al crollo della diga protettiva del bacino inaugurato appena 8 anni fa. Il moto pontone S. Luca Primo ha ultimato la pulizia dei fondali e durante le ore diurne continua ad operare dall’esterno. Di notte, però, viene ormeggiato all’interno occupando quindi uno dei due scivoli. 10 giorni potrebbero bastare per completare l’intervento e, al tempo stesso, consentire alla ditta Scuttari di ultimare la realizzazione del muro paraonde, questa volta costruito su basi solide grazie alla posa sui fondali rocciosi di ben 60 pali. Insomma, ancora per qualche giorno, si vedranno dei tir attraversare le strade del centro anche se il periodo feriale dovrebbe ridurre al minimo il loro transito. Ed ancora per qualche giorno, le eventuali deroghe saranno concesse dal capo scalo del terminal Tremestieri. A lavori conclusi, torneranno ad essere gestite dalla Polizia Municipale. Sperando che di deroghe non ce ne sia proprio bisogno. Resta il problema dei tir che devono raggiungere il Molo Norimberga, l’unico attrezzato per le autostrade del mare. Ma questa è una storia lunga. Purtroppo, ancora  più di quella del secondo scivolo del porto di Tremestieri".

Sulla vicenda è intervenuto Saro Visicaro, presidente del Comitato La Nostra Citta che in una nota scrive: "Da alcuni giorni la ditta dei F.lli Scuttari, con il pontone S. Luca Primo, esegue le operazioni di dragaggio indispensabili a liberare i fondali del Terminal di Tremestieri da sabbie e ghiaie. Tale attività è stata monitorata dal Comitato La Nostra Città e, con profondo stupore, è stato notato che gli inerti prelevati dai fondali vengono scaricati in mare ad una distanza di circa 400 metri dalle invasature di "emergenza". Nell'arco della giornata sono circa quattro le operazioni di "carico" e scarico" mentre la zona di "smaltimento" a mare è quella che corrisponde, in linea d'aria, all'ex "Alta Marea".

Dalle ore 6,00 alle ore 9,00 ( tre ore ) di lunedì 11 agosto solo due navi entrano e ripartono dal Terminal Tremestieri - L'Enotria ( Bluferries) e la Villa S. Giovanni ( Cartour ). Nel mentre il pontone della ditta F.lli Scuttari sposta la sabbia raccolta nel porto a poche centinaia di metri di distanza in mare aperto. La sabbia è pronta quindi al rientro nelle invasature con il cambio di corrente marina.

Di tutto ciò sono preoccupati gli abitanti della zona costiera che da anni subiscono la continua erosione del litorale. Siamo infatti al paradosso che la sabbia scaricata in mare tornerà molto presto a riempire di inerti gli approdi rendendoli per l'ennesima volta inagibili mentre il litorale, che avrebbe bisogno di continuo ripascimento, dovrà aspettare la fattibilità di un progetto di protezione del costo di oltre 300 mila euro.

Il Comitato La Nostra Città si rivolge quindi alla Capitaneria di Porto, all'Autorità Portuale, alla Regione Siciliana e al Prefetto di Messina per conoscere se l'esecuzione delle opere di dragaggio e smaltimento degli inerti siano stati e sono eseguiti secondo le prescrizioni e le normative di legge e se le indicazioni del capitolato d'appalto siano rispettate.

In mancanza di risposte immediate non rimarrà che presentare un esposto alla Procura della Repubblica per omessa vigilanza e per  procurata inagibilità degli approdi con relativi danni materiali e ambientali alla Città di Messina".

A questo link le foto esclusive del Comitato La Nostra Città all'approdo di Tremestieri dell'11 agosto 2014.





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