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POLEMICHE PER ORDINANZA TIR - SINDACO ACCORINTI ANNUNCIA NUOVO BLOCCO

Nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo Zanca, il sindaco di Messina, Renato Accorinti, presente anche il dirigente del dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità, Mario Pizzino, in merito alla recente ordinanza sui Tir, ha precisato che: “Abbiamo incontrato stamani i rappresentanti dei commercianti della via La Farina, chiedendo loro di venirci incontro senza però volerli penalizzare. Il provvedimento rimane ed è temporaneo sino al 30 settembre. Stiamo cercando di dire a tutti di fare squadra insieme dato che, seguendo le indicazioni della sentenza del Tar di Catania, in perfetta linea con l'obiettivo dell'Amministrazione comunale, la priorità è e rimane l'incolumità dei cittadini e per tale ragione abbiamo aperto una finestra dalle ore 14 alle 17”.


Ma i commercianti di via La Farina non hanno nessuna intenzione di chiudere le loro attività commerciali in quella fascia oraria, o di aprire un'ora dopo. Infatti, i negozi continuano a restare aperti e i Tir passano indisturbati senza rispettare l'ordinanza sindacale n.159 del 25 agosto scorso. 

Ordinanza che, per l’avvocato Salvatore Vernaci del coordinamento di CittadinanzAttiva Messina, appare "contraddittoria, non adeguatamente, razionalmente e in alcuni punti non correttamente, motivata e dettata, forse, da uno spirito di reazione alla misura cautelare disposta dal Tar sulla precedente ordinanza". In una nota, l'avv. Vernaci scrive che l’ordinanza fa espresso riferimento "al DPCM dell'8 settembre 2006, con il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza ambientale nel settore del traffico e della mobilità nella città di Messina; all’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3633 del 5 dicembre 2007, il quale prevedeva formalmente 'il potenziamento dell’efficacia operativa del Corpo municipale, attivando contratti di lavoro subordinato a tempo determinato'; all’OCDPC n. 93 del 13.06.2013 con il quale il Comune di Messina è stato individuato 'il Soggetto che avrebbe dovuto provvedere, fino al completamento degli interventi con le risorse disponibili sulla contabilità speciale n. 5107, aperta ai sensi dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3633/2007, che viene allo stesso intestata per ventiquattro mesi".

"Se il sindaco, - prosegue l'avv. Vernaci - per motivare la sua ordinanza contingibile ed urgente, ha fatto riferimento ai superiori provvedimenti ed alla circostanza dello stato di emergenza ambientale, nel settore del traffico e della mobilità urbana, ha l’OBBLIGO di riassumere, per tutto il periodo dell’emergenza, i 20 Agenti di P.M., che erano stati assunti proprio per l’emergenza. Nessun onere sarebbe gravato sul bilancio comunale, perché la spesa (€ 450.000,00) per i 20 Agenti che doveva gravare sulla contabilità speciale n. 5107, aperta ai sensi dell’art. 3 dell’OPCM n. 3633/2007, è stata, ritengo erroneamente, fatta gravare sul bilancio comunale e, precisamente per € 150.000,00 sull’intervento Cod. 108010519 Cap. 22550/10, Impegno 7973/2011 dei residui passivi 2011, per € 300.000,00 sugli interventi Cod. 108010519 Cap. 22550/10, Impe3gno 1842/12 e Cod. 108010300 Cap. 22810/07 Impegno 1843/2012 del bilancio di previsione del Comune, utilizzando i fondi Ecopass. Ha ottenuto il Comune il rimborso delle superiori somme?  - si chiede Vernaci - Se non l’ha ottenuto, perché non assumere i 20 Agenti ed imputare la spesa alla contabilità speciale ministeriale n. 517, intesta al Comune di Messina fino al 12 giugno 2015?"

"Per quanto attiene la limitazione dell’orario per gli esercizi commerciali,  - conclude l'avv. Vernaci - non regge la motivazione per determinare un provvedimento contingibile ed urgente di chiusura oraria, in una Città dove l’emergenza traffico risale al DPCM del 15.11.2001, cioè a quando, per la prima volta, è stato dichiarato lo stato di emergenza nella Città di Messina".

Intanto anche il Consiglio Comunale di Messina, riunitosi ieri in una conferenza stampa congiunta, ha detto no alla chiusura dei negozi della via La Farina. Praticamente - si legge nella Gazzetta del Sud - tutti i capigruppo, più i presidenti delle commissioni commercio  e viabilità, hanno alzato il tiro conto la decisione dell’amministrazione di far abbassare le saracinesche a decine e decine di commercianti durante il pomeriggio. 

“Quello di Accorinti non è stato un passo indietro rispetto alla prima ordinanza  - ha detto Pippo Trischitta  – ma è solo la contromossa dopo la decisione del Tar”. Altri, come Nicola Cucinotta e Pippo Santalco,  si domandano dove fosse il carattere d’urgenza e perché questi orari di deroga al divieto non siano sincronizzati con quelli della Cartour. Altri ancora, come Simona Contestabile si chiedono se "E' stato avvisato il dirigente dell'Istituto Nautico che all'uscita dei ragazzi da scuola è previsto il passaggio dei Tir. e poi perchè la chiusura dei negozi è stata fissata per tutta la Via La Farina e non sino fino al Viale Europa?" Sempre in coro, i consiglieri dicono no alle imposizioni dall’alto. Alle decisioni prese senza una concertazione, un preavviso, con associazioni di categoria, con la città, e il consiglio stesso. 

E ancora, sulla Gazzetta del Sud si legge che: "La limitazione dell’orario per l’apertura pomeridiana degli esercizi commerciali di via La Farina, oltre che un atto improponibile dal punto di vista normativo, ha l’effetto di un boomerang, raggiungendo l’obiettivo opposto a quello prefissato dalla stessa giunta Accorinti. Il sindaco Accorinti, infatti, ha sottolineato che il provvedimento è volto a garantire, prima di ogni altra cosa, la tutela della pubblica e privata incolumità. Bene, ma chiedendo ai negozi di aprire non prima delle 17, per evitare interferenze con il transito dei Tir (ai quali è stata consentita la cosiddetta “finestra” tra le 14 e le 15, periodo nel quale possono spostarsi dal Cavalcavia fino a viale Europa), è come se si subordinasse l’attività economica essenziale per la vita di tante famiglie proprio ai mezzi pesanti, contro il cui passaggio Accorinti si è schierato in modo assoluto, convinto, plateale. Inoltre, sembra sia sfuggita agli estensori del provvedimento, firmato dal sindaco, la circostanza dell’esistenza di un plesso scolastico tra i più popolosi (oltre mille studenti), l’Istituto Nautico “Caio Duilio”. Le lezioni solitamente finiscono alle 14, alunni e docenti si troverebbero a uscire dalle aule proprio durante il transito dei Tir".

Al riguardo si è anche espresso il sindaco Accorinti, il quale comunica che andrà a parlare con la preside del Nautico ma che, tuttavia, non intende recedere dalla sua posizione anzi annuncia, ai microfoni di Rtp, un nuovo blocco dei Tir dal prossimo lunedì.



Antonella Di Pietro


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