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VISICARO CRITICO SU ORDINANZA TIR: NON ELIMINA IL PERICOLO E NON SCIOGLIE IL NODO DELL'APPRODO A SUD

"Il Comitato La Nostra Città,  ringrazia il Consiglio Comunale per l'opportunità offerta ai cittadini di esprimere opinioni e ribadire richieste e proposte  su un argomento  così urgente e complesso. Nello stesso momento esprime amarezza per dovere affrontare tale questione soltanto dopo che l'amministrazione ha emesso l'ordinanza per la regolamentazione del traffico gommato. L'esperienza dei primi anni 2000, con la concertazione promossa dal prefetto del tempo sull'emergenza Tir, avrebbe dovuto insegnare qualcosa. Già allora alcune soluzioni positive erano state individuate con il contributo di tutta la città".


Inizia così il comunicato diffuso dal Comitato La Nostra Città, presieduto da Saro Visicaro che intende esprimere alcune considerazioni riguardo all'ordinanza contro i Tir, firmata dall'ing. Mario Pizzino e fortemente voluta dal sindaco Renato Accorinti

Questa mattina, così come preannunciato ieri, si sono svolte una conferenza stampa e una seduta aperta e pubblica del Consiglio Comunale di Messina sul tema dell'attraversamento dei Tir in città. Un lungo dibattito, con numerosi interventi dei consiglieri ha caratterizzato i lavori d'Aula, alla presenza del sindaco Renato Accorinti, dell'assessore alla Mobilità e Viabilità, Gaetano Cacciola, del presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, del presidente dell'Autorità Portuale di Messina, Antonino De Simone e del presidente dell'Associazione "Autotrasportatori Siciliani", Pippo Richichi

Ho atteso questo momento per venti anni - ha dichiarato il primo cittadino, Renato Accorinti in conferenza stampa - ma intendo sottolineare che non sono contro qualcuno, piuttosto l'azione dell'Amministrazione comunale è rivolta al cambiamento e al miglioramento della nostra città. Ho portato avanti nella mia vita interventi ed iniziative per contrastare il transito dei mezzi pesanti lungo le arterie cittadine, ed oggi, che sono sindaco di Messina, avverto ancora di più il senso di responsabilità e la necessità di fare tutto ciò che sia possibile per evitare altre vittime. In caso di ricorso al Tar potrei anche perdere, ma non lo farò mai davanti ai cittadini. Questa ordinanza, che entrerà in vigore da lunedì 21, rappresenta il primo grande passo per liberare la città dal transito dei tir”. 

“Operiamo sempre - ha proseguito l'assessore Cacciola - con la massima attenzione e nel rispetto delle esigenze della gente per la salvaguardia delle vite umane e dell'ambiente per il bene della comunità messinese e per migliorare le condizioni di vivibilità della stessa". Annullate tutte le precedenti ordinanze o parti di esse in contrasto con questo provvedimento (leggi qui). Per consentire ai mezzi pesanti la manovra di “torna-indietro”, sarà istituito il divieto di fermata ambo i lati delle due carreggiate stradali di via S. Cecilia, nel tratto compreso tra il cavalcavia ferroviario e la via Don Blasco, direzione di marcia nord-sud.

Ma per il Comitato La Nostra Città questa ordinanza "non elimina e non attenua l'impatto e la pericolosità del transito dei Tir" nella città dello Stretto poichè il traffico "viene concentrato ancora una volta sulla Rada S. Francesco e le vie di accesso a quell'approdo". Inoltre, "le deroghe e la regolamentazione relativa al terminal di Tremestieri non affrontano il nodo dell'approdo a Sud". Infine, il Comitato mostra perplessità anche sulla fascia oraria h. 7-21 che, "oltre a rappresentare una incentivazione delle deroghe è destinata - avverte Visicaro - ad avviare un contenzioso rischioso e poco utile alla città".

In tal senso, il Comitato La Nostra Città auspica che "il Consiglio Comunale e le espressioni sociali e civili della nostra comunità si adoperino per  modificare l'indirizzo complessivo di questo provvedimento".

In particolare, il presidente del CLNC chiede:

  1. L'istituzione di fasce orarie per tutti gli approdi nelle ore di maggiore pericolosità e intensità di traffico;
  2. Di promuovere una commissione di indagine sull'approdo di Tremestieri che, una volta per tutte, chiarisca responsabilità e omissioni sui lavori in esecuzione e su quelli realizzati;
  3. L'avvio urgente dei lavori propedeutici all'appalto del Nuovo Porto a Sud (appalto bandito nel 2010), come la prevista area di stoccaggio dei mezzi;
  4. Che si valuti la necessità di riaffidare la "responsabilità del procedimento" a soggetti diversi da quelli indicati in precedenza; 
  5. La restituzione, del controllo delle deroghe del Terminal di Tremestieri e la gestione dell'Ecopass, alla gestione e alla vigilanza pubblica. 

"Non potendo sfuggire a nessuno che il rilascio dei pass sia anche legato alla riscossione del ticket", conclude Saro Visicaro. 
  

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