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UN BUON MESSICO FERMA IL BRASILE: 0-0


La sfida al vertice del Gruppo A finisce con un risultato sorprendente, a reti inviolate. Per carità, la partita non è nemmeno brutta e le occasioni per far goal ci sono state, ma i portieri, Julio Cesar, e soprattutto Ochoa sono stati impeccabili e hanno parato tutto. Nonostante questo, fioccano le critiche sul Brasile che già non aveva entusiasmato particolarmente nella prima partita.

Ochoa è un grande portiere, ma incredibilmente non è legato a nessun club e si ritrova quindi svincolato. Para di tutto e nega la gioia del goal a Neymar (autore di una doppietta nella prima partita ma rimasto a secco in questa), a Paulinho e a Thiago Silva, capitano dei verdeoro.

Il Brasile scende in campo con lo stesso modulo visto nella prima partita, un 4-2-3-1 tanto criticato e discusso. Stavolta lo schieramento funziona anche peggio, a causa dell'assenza di Hulk (attaccante), rimpiazzato con Ramires (centrocampista). Risultato: il Brasile è decisamente debole in attacco. La stessa squadra che una volta ci aveva abituato a schierare Campioni come Ronaldo, Rivaldo o Ronaldinho, si ritrova adesso senza attaccanti di livello, e persino il Luis Fabiano dello scorso mondiale è un giocatore da rimpiangere. Jo e Fred appaiono decisamente inadeguati e tutto il peso del fronte offensivo grava sul giovane Neymar. Ma è poco per una squadra che punta al suo sesto titolo.

Il risultato finale è comunque favorevole al Brasile: rimane in testa al Gruppo A, a causa della migliore differenza reti, e l'ultima giornata potrà chiudere i conti contro il Camerun, non certo irresistibile.

©Bob


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