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IL PRESIDENTE NAPOLITANO RINGRAZIA LE FORZE ARMATE NEL 68° ANNIVERSARIO DELLA REPUBBLICA


Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del 68° anniversario della Repubblica, ha reso omaggio a tutti i caduti militari e civili che hanno sacrificato la loro vita a servizio del Paese deponendo, con le più alte cariche dello Stato, una corona d'alloro al Sacello del Milite Ignoto. 

A seguire è intervenuto alla Rivista Militare lungo Via dei Fori Imperiali, alla presenza dei Presidenti di Senato e Camera, Pietro Grassi e Laura Boldrini, del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, del Presidente della Corte Costituzionale, Gaetano Silvestri, del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti e delle più alte autorità militari e civili.

Il tema prescelto quest'anno per celebrare la Festa della Repubblica è stato "Forze Armate, valori e tradizione dalla prima guerra mondiale alla difesa europea".

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, il seguente messaggio:

"Stamane, all'Altare della Patria, ho rivolto un deferente pensiero a tutti i militari italiani che hanno sacrificato la vita al servizio del Paese. Nel 68° anniversario della Repubblica e a cent'anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, ho rinnovato con particolare commozione il mio omaggio al Sacello dell'ignoto soldato caduto, con tantissimi altri, in quell'immane tragedia che ha segnato indelebilmente la storia del nostro Paese e dell'Europa. Gli stati europei, che un secolo fa si combattevano con feroce accanimento, oggi sono uniti sotto la stessa bandiera. Nel nome di comuni valori di libertà, giustizia ed eguaglianza, perseguono insieme la prosperità, lungo un irrinunciabile percorso di integrazione economica, politica e istituzionale. Ma anche per l'Europa la pace non è un bene definitivamente acquisito. Lo dimostrano l'acuirsi di gravi focolai di tensione a ridosso dei confini dell'Unione e il necessario, costante impegno della Comunità internazionale nella gestione delle crisi e nel contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata. Nel mondo della competizione economica e della globalizzazione, gli strumenti militari dei paesi democratici sono chiamati ad assolvere compiti vitali di dissuasione, prevenzione e protezione per la sicurezza dei cittadini e a tutela della legalità. Di questa complessa e delicata realtà sono da tempo consapevoli protagoniste le Forze armate italiane che, attraverso il processo di profonda riorganizzazione intrapreso, vogliono decisamente rafforzare le capacità umane e tecnologiche e la prontezza di impiego per assolvere con efficacia i propri compiti, ricercando nella dimensione europea la principale direttrice di integrazione e di sviluppo. Le Forze armate meritano il profondo apprezzamento del Paese per la professionalità, la dedizione al servizio e il valore dimostrati in tutti i teatri operativi, anche nelle situazioni più difficili. Nel giorno della Festa della Repubblica, giungano a tutti voi, soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, di ogni ordine e grado, la considerazione e la gratitudine degli italiani e un fervidissimo augurio. Viva le Forze armate, viva la Repubblica, viva l'Italia!".

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rientrato al Quirinale, ha inviato al Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il seguente messaggio:

"Al termine della tradizionale parata militare, cui anche quest'anno hanno partecipato con sentito entusiasmo migliaia di cittadini, desidero esprimerle il più vivo compiacimento per la perfetta organizzazione della manifestazione e l'impeccabile sfilamento dei reparti militari e delle rappresentanze civili. Ho molto apprezzato il richiamo a temi di profondo significato per il nostro paese, con la rievocazione dell'abnegazione e dell'eroismo delle Forze Armate, nella ricorrenza dei cento anni dallo scoppio del primo conflitto mondiale, e il risalto dato all'impegno nelle missioni internazionali di stabilizzazione e di pace, con particolare riferimento a quelle dell'Unione Europea nell'imminenza dell'assunzione della presidenza di turno da parte dell'Italia. La prego, signor Ministro, di far pervenire il mio plauso a tutto il personale che, con dedizione e professionalità, ha contribuito a realizzare l'odierna celebrazione".


A.D.P.

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