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FLOP ITALIA: QUALIFICAZIONE A RISCHIO

La sorprendente Costa Rica si impone 0-1 su una deludente Italia.

La delusione di Cesare Prandelli

L'Italia, dopo la vittoria all'esordio, cambia alcuni interpreti lasciando invariato il modulo. Il risultato finale a tratti sarà imbarazzante. Riecco Abate, sulla fascia destra, con l'ottimo Darmian spostato a sinistra, più Chiellini e Barzagli al centro della difesa (fuori Paletta). In mezzo al campo fuori Verratti e dentro Thiago Motta. Con questa formazione l'Italia è terribilmente, impacciata e senza idee. La Costa Rica, invece, è pimpante, veloce e consapevole, anche grazie alla fiducia ottenuta con la straripante vittoria contro l'Uruguay.

Pirlo è sempre il migliore dei nostri: il suo genio infinito confeziona un assist perfetto per Balotelli, che stoppa, cerca il goal con un pallonetto ma sbaglia. Stavolta niente power up per l'attaccante: non sarà mai "Super" e resterà semplicemente Mario.

Il finale del primo tempo è terribile. Ruiz è geniale, inventa calcio, e Duarte sfiora il goal. Buffon è preciso tra i pali, molto meno nelle uscite e sembra non dare troppa sicurezza. Gli ultimi minuti saranno di passione. Al 43' il temuto Campbell (interessante giovane ingaggiato dall'Arsenal) entra in area e Chiellini lo butta giù, ma per l'arbitro non c'è nulla. Il rigore sembrava solare e il pubblico è inferocito. Ma la provvidenza divina è dalla parte degli avversari. E così, un minuto dopo, al 44', con l'Italia ancora in bambola, Diaz realizza un gran cross sul quale si avventa Ruiz che di testa spedisce il pallone in rete con un gran goal. Chiellini è colpevole, arriva nettamente in ritardo. Buffon è lento e non ci arriva. 0-1. L'incubo diventa realtà.


Sarebbe bello poter raccontare di un secondo tempo in cui l'Italia ha mostrato il carattere, apportato i correttivi e riparato ad una situazione tragica. Sarebbe bello, ma le cose non sono andate così e del secondo tempo c'è ben poco da raccontare. La Costa Rica è ormai sicura della qualificazione e rinuncia a giocare; cercherà solo di ripartire in contropiede.

L'Italia cambia volto, ma lo fa nel peggiore dei modi. Fuori Thiago Motta, dentro Cassano. Fuori anche Candreva per Insigne e Marchisio per Cerci. Prandelli rivoluziona la squadra: Cerci e Insigne si schierano larghi, mentre Cassano occupa un improbabile posizione arretrata di mezza punta dietro il solito Balotelli. Il risultato? Una gran confusione. Sarà proprio la posizione centrale arretrata di Cassano a rendere del tutto inutile la partita del talento barese, abituato a giocare più decentrato col Parma. Insigne faticherà persino a stare in piedi, mente Cerci non riuscirà ad incidere. Balotelli non vedrà mai palloni utili. È finita. Costa Rica agli ottavi. Italia rimandata: se la giocherà con l'Uruguay.

A fine partita Gigi Buffon, Capitano Azzurro, dichiarerà: "Speravamo di fare meglio per metterli in difficoltà e vincere ma sono sorte difficoltà inaspettate e impreviste. Loro, dopo il gol, sono stati bravi a gestire il vantaggio. Guardiamo l'aspetto positivo, tanto anche se avessimo pareggiato non sarebbe cambiato nulla. Avremmo dovuto comunque guadagnarci la qualificazione contro l'Uruguay".

Il C.T. Cesare Prandelli, duramente criticato e contestato dalla stampa specializzata, per la formazione schierata e soprattutto per i cambi, non vuole sentire parlare di disastro: "Niente panico. Rimettiamoci in forze, abbiamo ancora la possibilità di qualificarci per gli ottavi del Mondiale".

Cosa succede in chiave qualificazione?

L'Inghilterra, rimasta a 0 punti è certa dell'eliminazione. La Costa Rica è già agli ottavi. La partita fra Inghilterra e Costa Rica, di fatto, sarà praticamente inutile. Rimane un solo posto disponibile e se lo giocheranno Italia e Uruguay, entrambe appaiate a 3 punti. Chi vince passa dunque. Il primo criterio utile, in caso di arrivo a pari punti, è la differenza reti, favorevole all'Italia di Prandelli. Questo significa che, in caso di pareggio fra Italia ed Uruguay, a passare saranno gli azzurri. Un vantaggio, anche psicologico, mica male, ma che non dovrà diventare il leitmotiv della gara, altrimenti si rischierebbe davvero tanto. Bisognerà giocare per vincere.

©Bob




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