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BICI & BUS IN CORSIE PARALLELE? PRO E CONTRO DELLA PISTA CICLABILE A MESSINA


L'assessore alla Mobilità, Viabilità e Trasporti del Comune di Messina, Gaetano Cacciola, è intervenuto in merito alla pista ciclabile in corso di realizzazione ed alle perplessità manifestate sulla possibilità di utilizzo delle stesse corsie di marcia da parte di autobus e biciclette, rilevando come si tratti invece di un sistema ampiamente sperimentato ed efficiente. 

“Sono tantissime - ha dichiarato l'assessore Cacciola - le città europee ed italiane che da molti anni permettono l’uso promiscuo a bici e bus delle stesse corsie, con riflessi assolutamente positivi sulla circolazione e nessun problema avverso si è mai manifestato. Per quanto riguarda il nostro progetto abbiamo peraltro individuato ulteriori modalità che, insieme al rispetto del codice della strada, permetteranno certamente un utilizzo ottimale dei percorsi. In merito alle osservazioni sollevate, non vogliamo e non possiamo sostenere - conclude Cacciola - che a Messina non sia possibile far nulla di quello che avviene, e da tempo, in tutte le altre città".

Il Consigliere comunale Giuseppe Santalco aveva scritto ieri una lettera all'assessore Cacciola nella quale mostrava le sue perplessità sostenendo che "il passaggio sia delle bici che degli autobus e degli automezzi autorizzati sulla base di una semplice segnaletica verticale che suddivide le corsie, può creare pericolo all’incolumità pubblica con gravi rischi, soprattutto nel caso di coincidente presenza di bici ed autobus".

"In una città come la nostra dove i ciclisti non hanno mai percorso le vie urbane insieme ai mezzi pubblici ed in considerazione del fatto che dalla Via Cavour transitano tutti i bus che attraverso il Boccetta imboccano l’autostrada per Palermo, non è questione di abitudine, bensì di cautela, al fin di evitare eventuali incidenti sia per giovani che per adulti", evidenziava Santalco che invitava, pertanto, l'assessore Cacciola a sostituire la segnaletica verticale tra le due corsie dedicate con l’installazione di appositi cordoli dotati di catarifrangenti.

Da parte nostra, dopo una ricerca sul web abbiamo scoperto che si, bici e autobus possono coesistere bene assieme purchè i conducenti di autobus agiscano in modo professionale e i ciclisti operino in modo veicolare. Perchè accada questo è necessario che ognuno debba superare l'altro con circa 1,5 metri gioco laterale, ed evitando di salire sul lato sbagliato dell'altro.

Inoltre, bisogna assolutamente evitare gli errori più comuni degli autisti di autobus che sono:

  • sorpasso con gioco insufficiente, lasciando il ciclista troppo poco spazio per evitare ostacoli senza il rischio di collisione con il lato del bus.
  • tornitura o la fusione (verso il ciclista), prima di aver finito di sorpasso.
  • si fonde con il percorso di un ciclista quando si tira fuori da una fermata dell'autobus.
  • non tirare vicino al cordolo ad una fermata dell'autobus, incoraggiando così i ciclisti a superare tra il bus e il marciapiede e nel percorso di discesa o di salita dei passeggeri dal/sul bus.


Mentre, gli errori più comuni di ciclisti in giro per gli autobus sono:

  • sorpasso sul lato del cordolo di un bus fermo.
  • sorpasso troppo vicino al lato di un autobus.


Ognuno di questi errori può essere mortale. L'autobus è abbastanza lungo per spazzare tutto il ciclista quando si gira. Se il bus sta andando più velocemente del ciclista questi cadrà verso il bus. Esistono dispositivi per evitare a ciclisti e pedoni di cadere sotto le ruote posteriori del bus, ma questi dispositivi non sono di uso comune.

Un ciclista che agisce come consigliato qui non richiede molta attenzione da parte del conducente di autobus ma, in aggiunta, i ciclisti possono impedire ai conducenti di autobus di commettere errori mediante posizionamento di corsia e segnali a mano. Unica difesa dei conducenti di autobus nei confronti dei ciclisti che non si posizionano bene per essere visibili, e che violano le regole della strada, è di essere cauti e vigili.

Purtroppo, nella maggior parte delle città, non ci sono infrastrutture speciali per una corretta interazione tra il conducente di autobus e il ciclista. Ad esempio, allargare la strada alle fermate degli autobus può migliorare il flusso di traffico per i ciclisti e per tutti gli altri operatori dei veicoli, ad eccezione forse, dei conducenti che devono unirsi di nuovo nel flusso di traffico quando lasciano la fermata dell'autobus.

Se il bus non gira a sinistra, una pista ciclabile a fianco di una corsia bus richiede più larghezza della strada, ma non viola i principi fondamentali del flusso di traffico. Se la successiva corsia a sinistra della corsia bici trasporta il traffico nella stessa direzione, la corsia bus è utilizzato anche da tutti gli altri veicoli fusione a girare. Tuttavia, se la corsia trasporta il traffico in senso opposto, i ciclisti hanno poche possibilità di evitare gli automobilisti.

In conclusione, bici e bus possono viaggiare su due corsie parallele? La risposta è affermativa purchè ci si attenga alle regole di cui sopra, ma un'altra domanda, leggermente ironica, sorge spontanea: la bici è davvero salutare?


©Antonella Di Pietro


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