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PRECISAZIONI DEL DOTT. FORGIA ALL'ON.FARAONE SUGLI SPRECHI IN SICILIA


​In merito alle dichiarazioni dell'On. Davide Faraone, responsabile del settore "welfare e scuola" nel Governo Renzi, rilasciate nell'articolo apparso sul quotidiano online LiveSicilia, dove afferma che - "Prima di chiedere aiuto a Roma, la Sicilia riduca davvero gli sprechi. Intervenendo anche su stipendi, pensioni, permessi sindacali e numero dei regionali. E abolendo qualche ente inutile e costoso come l'Aran o il Fondo Pensioni" - interviene il Dirigente Regionale della Cia Sicilia (Confederazione Italiana Agricoltori), nonchè Direttore Regionale del Patronato Inac e responsabile organizzativo dei Circoli de Il Megafono per la provincia di Palermo, dott. Angelo Forgia che precisa: "Forse l’On. Faraone non sa che in Sicilia il numero di dipendenti regionali e non solo quello dei dirigenti è superiore a quello delle altre regioni a Statuto Ordinario in quanto le competenze della Regione Sicilia derivanti dallo Statuto, nelle altre regioni vengono assolte dai dipendenti statali. Basti pensare ai Beni Culturali (Sovrintendenze), alle Motorizzazioni, al Corpo Forestale Regionale, alla materia Ambientale. Quindi nel  calcolo relativo a quanto costano i dirigenti ai siciliani rispetto a quanto costano ai lombardi  non si tiene conto del fatto che tutti, compresi noi siciliani, paghiamo anche i dipendenti dello Stato che lavorano per le altre regioni. 

Faraone parla di non ben identificati privilegi - prosegue Angelo Forgia - ma non fa nessuna menzione degli stipendi dei dipendenti (TUTTI) dell'Assemblea  Regionale che sono equiparati a quelli del Senato della Repubblica o agli Uffici di Gabinetto, dove solo per il fatto di essere inquadrati in quegli uffici, si percepiscono stipendi doppi (ciò vale sia per il comparto che per la dirigenza).  Insomma non si vuole parlare dei privilegi che nascono per la politica e dalla politica. Quanto alle “indennità  elargite a dismisura” di cui parla senza fornire nessun riferimento si riducono a poche centinaia di euro (dato facilmente reperibile sul sito regionale). Forse Faraone non sa che tutti i dati relativi agli stipendi della dirigenza ed i contratti dei dirigenti (da cui derivano le indennità), oltre ai curriculum, sono pubblicati sul sito della Regione Siciliana in ottemperanza a quanto disposto dal D. Lgs. 33/2013 e del Programma Triennale per la Trasparenza e l'Integrità che costituisce parte integrante del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione (stilato seguendo le linee guida del Piano Nazionale Anticorruzione). Chiunque può consultare la Sezione Amministrazione Trasparente – sottosezione Personale – sottosezione di secondo livello Dirigenti non generali e conoscere le retribuzioni, le indennità, i curriculum , i contratti dei dirigenti, le strutture che dirigono con relative competenze e personale addetto.

Mettendo in relazione tutti questi elementi - continua Forgia - si può avere un quadro preciso basato sui dati reali per ciascun dirigente. Faraone quando parla di stipendi d'oro della burocrazia dimentica di dire (e non è il solo) che 250.000 euro lordi l'anno sono percepiti solo dai dirigenti generali,  i dirigenti di terza fascia hanno stipendi annui lordi ben al di sotto (dato facilmente reperibile sul sito della Regione). Faraone, inoltre, ignora che i dipendenti percepiscono già il “piano di lavoro” derivante dal raggiungimento degli obiettivi assegnati ai dirigenti annualmente per il quale i dirigenti responsabili  percepiscono l'indennità di risultato (non “indennità elargite a dismisura”). Tutto ciò nell'ambito della programmazione annuale attraverso i Piani di lavoro che definiscono per ciascuna struttura intermedia oltre agli obiettivi (individuali per i dirigenti e della unità organizzativa), le attività per il raggiungimento degli stessi, il personale impiegato ed i prodotti da realizzare.

Faraone infine ignora - conclude Angelo Forgia - che per la L.r. 21/86 il calcolo della pensione, anche se corrisposta dal Fondo di Quiescenza e non dall'Inps, per tutti coloro che sono stati assunti dopo l'entrata in vigore della stessa, avverrà come  per i dipendenti dello stato. Per i dipendenti assunti prima  il sistema di calcolo delle spettanze pensionistiche è misto: fino al 2003 retributivo e dal 2003 in poi contributivo".


Antonella Di Pietro


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