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FOLCO QUILICI AL FELTRINELLI POINT MESSINA


Mercoledì 14 maggio "dulcis in fundo" ad una giornata che lo vedrà a colloquio con gli alunni della scuola Don Bosco alle ore 9:15 nella sede dell'istituto scolastico e con gli allievi della scuola Ancelle Riparatrici alle ore 11:30 in libreria alle ore 18:00 al Feltrinelli Point Messina si terrà l'incontro - condotto da Maria Francesca Batolo - con Folco Quilici. Incontro-omaggio al giornalista, saggista e filmmaker che ha condotto sul filo dell'avventura dello spirito una appassionata ricerca di conoscenza  sulla natura e sulla società.

Folco Quilici è nato a Ferrara nel 1930 da Nello Quilici, storico e giornalista e Mimì Buzzacchi, pittrice. Suoi film dedicati al rapporto tra uomo e mare, sono stati distribuiti nel mondo : Sesto Continente (Premio Speciale alla Mostra del Cinema di Venezia del 1954), Ultimo Paradiso (Orso d'Argento al Festival di Berlino del 1956), Tikoyo e il suo pescecane (Premio Unesco per la Cultura del 1961), Oceano (Premio Speciale Festival di Taormina del 1971 e Premio David di Donatello 1972), Fratello Mare (Primo Premio al Festival Internazionale del Cinema Marino, Cartaghena, 1974) e Cacciatori di Navi, 1991 (Premio Umbria Fiction, 1992). 
 
Tra il 1976 e il 1979 ha diretto La Grande Enciclopedia del Mare. Nel 1974/1975 è stato coautore de La Mediterranéé con Fernand Braudel. Con la moglie Anna, è autore di due biografie: Amundsen (1998) e Jack London (2000), “Premio Chianciano” e il “Premio Castiglioncello”. Per i tredici film della Serie Mediterraneo e gli otto di L’Uomo Europeo Quilici ha avuto a fianco lo storico Fernand Braudel e l’antropologo Levi Strauss. Con l’archeologo Sabatino Moscati Quilici ha realizzato due Serie dedicate all’archeologia subacquea Mare Museo 1988/1992 e Fenici, sulle rotte di porpora (1987/1988). Ha prodotto con l’archeologo George Vallet I Greci d’Occidente (1989). Dal 1992 al 1999 ha diretto L’Italia del XX secolo, 65 film su testi degli storici De Felice, Castronovo e Scoppola. Dal 1971 al 1989 ha diretto e curato la rubrica GEO Rete 3, RAI.

Per il suo impegno nella Tv culturale ha vinto numerosi Premi Internazionali. Tra i quali nel 1976 quello del “Festival dei Popoli” per il suo lavoro sul mondo primitivo. Successivamente il Primo Premio della Critica italiana per gli otto film della Serie Alla Scoperta dell’India (1968) e per Festa Barocca (1983). Gli era stato anche assegnato il Premio della Critica Francese per Mediterranéé (1977). Inoltre per gli otto film de L’Alba dell’Uomo (1973/1974) vince il Premio Nazionale della Critica Televisiva nel 1975. Nel 1995 gli viene assegnata la “Targa d’Oro Europea del cinema storico-culturale”.

Dal 2002 collabora con importanti Serie televisive a Sky. Per le trasmissioni sul canale “MarcoPolo” è stato dichiarato “personaggio dell’anno” nel 2006. Sempre dal 2002 collabora a una serie di volumi illustrati, con Luca Tamagnini (Ed. PhotoAtlante) dedicati alle aree protette dei mari italiani. Per la narrativa, anch'esse edite oltreché in Italia anche all'estero: Cacciatori di Navi (1985) tradotto negli Stati Uniti, Cielo Verde (1997), romanzo nella classifica dei più venduti in Italia, nel 1998 Naufraghi. Nel 1999 con il romanzo Alta Profondità, inizia il sequel composto da L'Abisso di Hatutu (2001), Mare Rosso (2002), (2003, il "Premio Scanno di Letteratura"), I Serpenti di Melqart (2003), La Fenice del Bajkal (2005).
   
Per la narrativa ha scritto Cacciatori di Navi (1985) tradotto negli Stati Uniti, Cielo Verde (1997), nella classifica dei più venduti in Italia e Naufraghi (1998). Nel 1999 con il romanzo Alta Profondità inizia il sequel composto da L’Abisso di Hatutu (2001), Mare Rosso (2002), I Serpenti di Melqart (2003), La Fenice del Bajkal (2005). È del 2008 il romanzo Libeccio e del 2012 La Dogana del Vento. Nel 2011 e nel 2012 ha scritto due libri per la letteratura dei ragazzi: Storie del Mare e Amico Oceano.

Quilici collabora alla stampa italiana e internazionale, dal 1954 con Life, Epoca, Panorama, Europeo e con quotidiani, La Stampa e Il Corriere della Sera. Il suo impegno giornalistico lo vede in anni recenti al lavoro per Il Messaggero su temi naturalistici. Nel 1983 gli è stata conferita dal Presidente Pertini la “Medaglia D’Oro” per meriti culturali. Nel 1997 gli è stato conferito il “Premio Campidoglio per la Carriera nel giornalismo culturale”. È tra i soci fondatori dell’H.D.S. (Historical Diving Society) e dell’Associazione ambientalistica MAREVIVO.
   
Come fotografo opera dal 1949, accumulando un archivio d’oltre un milione d’immagini a colori e in bianco e nero, ora affidate all’Archivio Alinari. Nel 1998, è stato dichiarato “Great Master for creative excellence” dall’International Photo Contest. Nel 2006, la Rivista FORBES lo ha inserito tra le cento firme più influenti del mondo grazie ai suoi film e ai suoi libri sull’ambiente e le culture. 

Nel 2008 gli è stato consegnato il Premio “La Navicella d’Oro”, conferitogli dalla Società Geografica Italiana, con la seguente motivazione: “…in oltre mezzo secolo di costante attività professionale ha configurato un personale modello di viaggiatore capace di esplorare e testimoniare con persuasivo rigore e poeticità i territori più rilevanti della cultura geografica, storica e artistica della società umana del passato e del presente, pervenendo a risultati stilistico - espressivi di notevolissimo valore e di ampia valenza comunicativa.”


A.D.P.



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