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LA VALIGIA DEI SOGNI: OMAGGIO A PIETRO GERMI


Inizia lunedì 28 aprile, presso il Cinema Lux di Messina, la quinta edizione della rassegna “La valigia dei sogni”, organizzata dallo stesso cinema Lux e dal Cineforum Orione, con la collaborazione del Dipartimento di Scienze Cognitive della Formazione e degli Studi culturali (ex Facoltà di Scienze della Formazione) e del Dipartimento  di Civiltà  antiche e moderne (ex Facoltà di Lettere) dell’Università degli Studi di Messina e con il patrocinio della FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema), cui il Cineforum Orione aderisce.

Per ricordare il grande regista Pietro Germi, l’edizione di quest’anno – che s’intitola “Pietro Germi ‘siciliano’ nel centenario della nascita” – presenta  tutti i suoi film “siciliani” (ad eccezione del meno riuscito “Gelosia”), che costituiscono le opere più significative della sua vasta filmografia: i primi due (“In nome della legge” del 1949 e “Il cammino della speranza” del 1950) vertono sul piano dell’analisi sociale, trattando la situazione di un paese della Sicilia nei suoi collegamenti con la mafia e le peripezie di un gruppo di minatori costretti ad emigrare in Francia; gli altri due, invece (“Divorzio all’italiana” del 1962 e “Sedotta e abbandonata” del 1964), prendendo spunto da due famigerati articoli di legge allora in vigore, affrontano due delicati temi di costume attraverso uno stile ironico, dissacratorio e graffiante, che avrebbe dato origine alla cosiddetta “commedia all’italiana”.

Con "Sedotta e abbandonata" (1964) Germi torna per l'ultima volta a girare in Sicilia, una regione legata ad una particolare empatia con il regista ligure. Pietro Germi era un uomo del Nord ma il suo carattere umorale e passionale, nascosto sotto l'apparente scorza di scontrosità e intransigenza, lo faceva essere vicino alla gente meridionale di cui conosceva e criticava severamente il modo di concepire la vita, i pregiudizi e gli errori ma di cui apprezzava anche le qualità innate. Un rapporto di amore-odio il suo per il Sud e i meridionali che si ritrova in tanti suoi film: nel personaggio del mafioso rispettabile nella sua coerenza ed adesione ad una sua legge che si contrappone alla Legge di uno Stato lontano e indifferente, come nel film "In nome della legge" (1949) e nel malinteso senso siciliano dell'onore di "Divorzio all'italiana" e di "Sedotta e abbandonata", film questi ultimi dove prevale ormai in Germi, che sta perdendo la fiducia in un rinnovamento culturale meridionale, la critica corrosiva verso una società che vede incapace di scuotersi e di abbandonare le sue convinzioni secolari.

I film, presentati da docenti universitari e studiosi di cinema, saranno proiettati, ogni lunedì,  presso il Cinema Lux di Messina, con spettacolo unico alle ore 20,45, secondo il seguente calendario: “In nome della legge” (28 aprile); “Il cammino della speranza” (5 maggio); “Divorzio all’italiana” (12 maggio); “Sedotta e abbandonata” (26 maggio). L’ingresso ad ogni singolo spettacolo è  di  €. 5; l’abbonamento ai 4 film costa € 15; vi è anche un “Abbonamento Speciale” riservato agli studenti dell’“AgiScuola” che hanno frequentato le proiezioni del Concorso “David Giovani”, del costo di € 10; infine, per gli studenti universitari dell’Università di Messina, la partecipazione all’intera manifestazione darà diritto a crediti formativi, in base alle disposizioni dei  singoli corsi di laurea.

S’incomincia lunedì 28 aprile (Cine Lux, ore 20,45), con il raro film “In nome della legge” (1949), con Massimo Girotti e Charles Vanel, che, attraverso lo schema tipico dei western americani, offre una visione un po’ “romantica” della mafia di quei tempi, rurale, arcaica e sottoposta a un suo preciso “codice d’onore”, offrendoci uno spaccato del conflitto mafia-legge di grande efficacia visiva e notevole portata storica. L’intera manifestazione e il primo film saranno presentati da Nino Genovese, Presidente del Cineforum Orione di Messina.




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