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RENZI AGLI STUDENTI DI SCALEA: "DOVETE INSEGUIRE I VOSTRI SOGNI"


"C'è un'emergenza" nel rapporto "tra politica e cittadini. Non ce lo spiegano le elezioni francesi che c'è uno scollamento. C'è uno spread drammatico tra le istituzioni e i cittadini che i sindaci" sono in prima fila nel contrastare. "Guardiamoci negli occhi, perché bisogna avere il coraggio di dire che sulla gestione dei fondi europei bisogna totalmente cambiare passo, lasciando una gestione burocratese" e sfruttando in pieno le risorse che arrivano dall'Ue. "Impegno comune della maggioranza è fare in modo che una legge" sul voto di scambio politico mafioso sia "al più presto possibile approvata, con attenzione a che la norma sia efficace". "Siamo consapevoli che alcune province lavorano bene, ma dare un segnale chiaro forte e netto, con tremila posti per i politici in meno, è la premessa per dare speranza e fiducia ai cittadini e non è un caso che la riduzione di costi e posti della politica è la premessa per restituire 80 euro ai cittadini". Così il il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi in visita a Scalea in Calabria. 

Un incontro gioviale, nel corso del quale il premier ha risposto alle domande degli studenti dell'Istituto comprensivo statale ''Gregorio Caloprese", mostrando di saper dialogare con i giovani. Domande che hanno spaziato su vari argomenti e alle quali Renzi non si è sottratto, provando anche a spiegare il funzionamento del bilancio dello Stato usando come similitudine quello di una famiglia. “Da piccolo volevo fare il camionista, poi il giornalista, poi lo scrittore, poi l’avvocato, poi ho iniziato a fare politica, che significa occuparsi della città, ed è un compito che spetta al sindaco, ma anche al singolo cittadino che non butta a terra la cartaccia" - ha detto Renzi aggiungendo - "Da Presidente del Consiglio sono qui per dire che se un ragazzo vuole andare all’estero è bene che lo faccia, ma se qualcuno vuole restare o tornare in Calabria deve essere messo in condizione di farlo, deve poter lavorare qui. Ma dipende anche da voi. Non posso essere io da solo a esaudire il sogno". A conclusione dell'incontro, gli studenti hanno fatto alcuni doni a Matteo Renzi, cesti di prodotti tipici locali e alcuni proverbi tradizionali scritti su fogli di pergamena.

Poi, nel corso della manifestazione anti-’ndrangheta, ha ribadito i punti chiave del suo programma di governo: “Se il Senato non va a casa smetto di fare politica“. Il premier ha insistito anche su riforma province (”Siamo consapevoli che alcune province lavorano bene, ma dare un segnale chiaro forte e netto, con tremila posti per i politici in meno, è la premessa per dare speranza e fiducia ai cittadini“) e spending review (”su stipendi manager andremo fino in fondo per far pace con gli italiani“). Sui fondi europei: “Sono soldi che negli ultimi anni sono stati spesi male“. E, infime: “E’ necessario un impegno comune della maggioranza. Bisogna fare in modo che una legge sia al più presto possibile approvata, con attenzione a che la norma sia efficace“, dice riferendosi alla legge sul voto di scambio.



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