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SEMINARIO SU VINCENZO CONSOLO: "IL SORRISO DELL'IGNOTO MARINAIO"


Venerdì 14 e sabato 15 febbraio 2014, si svolgerà a Noto, presso il CUMO - Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale -, il Seminario dal titolo “Vincenzo Consolo: Il Sorriso dell’Ignoto Marinaio”, organizzato dalla MOD (Società Italiana per lo Studio della Modernità Letteraria) in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Cognitive e degli Studi Culturali dell’Università di Messina, l’ERSU Messina e il Comune di Noto.

Gli incontri, dedicati al romanzo storico dato alle stampe nel 1976 dallo scrittore di Sant’Agata di Militello, Messina, scomparso a gennaio 2012, si apriranno con i saluti delle autorità alle 16.00 e ospiteranno gli interventi di docenti ed esperti di livello internazionale. "Sono molto felice di adempiere, con l’organizzazione di questo convegno, ad una promessa solenne fatta a Vincenzo - spiega Dario Tomasello, docente di Letteratura presso il Dipartimento messinese -. Consolo lamentava giustamente il fatto che la sua terra non gli avesse mai dedicato un momento condiviso di riflessione. Il mio auspicio è che questo sia il primo momento di un rinnovato interesse scientifico nei confronti di uno scrittore siciliano di prima grandezza. Sono onorato, a tal riguardo, di avere a Noto la signora Caterina Consolo, vedova dell’artista".

Il Convegno sarà patrocinato dal Comune di Noto, (Siracusa) che nella collaborazione con il CUMO trova sempre spunti importanti per organizzare momenti di cultura e formazione: "E’ pienamente nelle corde di questo Assessorato e della nostra Amministrazione - spiega l’assessore alla Cultura e all’Università Cettina Raudino - promuovere azioni volte ad illuminare la nostra identità isolana attraverso la costante attualizzazione  del  nostro patrimonio culturale e letterario, come  nello specifico di queste giornate. Sono molto contenta che sia proprio la figura di Consolo, che tanta complessità e ricchezza isolana esprime, a dare l’occasione per avviare nuove forme di collaborazione con il CUMO e a individuare insieme cardini programmatici per lo dare maggiore impulso sviluppo culturale del territorio".

Programma 14 febbraio 2014, ore 16.00: Presiede Gianni Turchetta. Relazioni: Niccolò Messina - Tra quaderni e carte del 'Sorriso' prima e dopo Nuovi Argomenti; Daragh O'Connel - Fra riso e sorriso: la storia genetica del primo capitolo de "Il Sorriso dell'Ignoto Marinaio". Comunicazioni: Giuliana Adamo - L'opera di Vincenzo Consolo nel panorama della letteratura italiana del secondo Novecento ad oggi: riflessioni su lingua e dialetto; Fernando Giovale - I nomi riempiti dalle cose: drammaturgia come realismo.

Programma 15 febbraio 2014, ore 9.30: Presiede Dario Tomasello. Relazioni: Gianni Turchetta - L'ordine delle somiglianze e la regola dell'eterogeneo: sulla struttura plurale di "Il Sorriso dell'Ignoto Marinaio"; Miguel Angel Cuevas - L'arte a parole: intertesti figurativi nella scrittura consoliana; Joseph Farrell - La traduzione dello stile e lo stile della traduzione. Comunicazioni: Dario Stazzone - "Guidati dal Barone Mandralisca, fecero il giro della quadreria": riferimenti figurativi ne "Il Sorriso dell'Ignoto Marinaio"; Emanuele Broccio e Katia Trifirò - S-punti di vista ne "Il Sorriso dell'Ignoto Marinaio".

"Il sorriso dell'ignoto marinaio"  è il primo vero successo di Vincenzo Consolo. È un'opera percorsa da una forte tensione civile, un romanzo storico che riporta nella Sicilia dei moti rivoluzionari del 1860 ed ha al centro una sommossa contadina che si scatena a Cefalù all'arrivo delle truppe di Garibaldi. Questa sommossa è l'occasione per una presa di coscienza del protagonista, il Barone filantropo Mandralisca di Cefalù che riceve in dono a Lipari il celebre "Ritratto d'ignoto marinaio" dipinto da Antonello da Messina, tra il 1460 e il 1470, su una tavola di piccole dimensioni. Ed è proprio attraverso questo quadro che Consolo si interroga su grandi temi come la posizione dell'intellettuale dinanzi alla storia, il valore e le possibilità della scrittura letteraria, gli eventi cruciali della storia civile italiana, del passato e del presente. Consolo, attraverso la figura del Barone Mandralisca si fa portavoce del malessere del popolo siciliano e dello spirito popolare tradito dalle strutture politiche. Egli inserisce nel racconto documenti dell'epoca, spesso manipolati; importante è perciò, in questo romanzo, la commistione tra arte e narrativa, tra storia e attualità. Un altro personaggio del libro è l'avvocato Giovanni Interdonato, nel quale il Barone Mandralisca riscontra lo stesso sorriso beffardo del dipinto di Antonello da Messina.

« Il Mandralisca si trovò di fronte un uomo con uno strano sorriso sulle labbra. Un sorriso ironico, pungente e nello stesso tempo amaro, di uno che molto sa e molto ha visto, sa del presente e intuisce del futuro; di uno che si difende dal dolore della conoscenza e da un moto continuo di pietà. E gli occhi aveva piccoli e puntuti, sotto l'arco nero delle sopracciglia. Due pieghe gli solcavano il viso duro, agli angoli della bocca, come a chiudere e ancora accentuare quel sorriso. »


Antonella Di Pietro




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