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OLTRE LE OFFESE UNA FIACCOLATA PER PROVVY


Durante la trasmissione “Chi l’ha visto” andata in onda ieri, 29 gennaio, su Rat 3, che sta seguendo il caso di Provvidenza Grassi, detta Provvy, è stato proposto un documento esclusivo in merito ad alcune frasi choc pronunciate presumibilmente dai militari dell’Arma di una caserma di Messina che risalirebbero ad alcuni mesi fa, ovvero prima che la ragazza venisse ritrovata morta. Nel documento della trasmissione vengono riportate le frasi di alcuni militari dell’Arma seccati a causa delle continue richieste del padre di Provvidenza, che dopo la scomparsa della figlia continuava a chiedere notizie sulle indagini. I militari dell’Arma, dopo aver parlato con il giornalista di “Chi l’ha visto”, non si sarebbero accorti che la cornetta del telefono fosse ancora alzata. Dalla registrazione della telefonata, riproposta in trasmissione, emergono parole offensive indirizzate sia alla giovane sia a suo padre, Giovanni Grassi "Quella è una p... E il padre è un c...". Termini pesantissimi che hanno fatto, giustamente, infuriare i familiari. 

La madre di Provvidenza Grassi, la 27enne scomparsa nella notte tra il 9 e il 10 luglio scorso ha detto: “Ho fatto la denuncia lo stesso giorno della scomparsa di mia figlia. Mi dicevano: allontanamento volontario. La ragazza è maggiorenne, si è allontanata volontariamente”. Invece Provvy non si era allontanata volontariamente. Il suo corpo senza vita è stato trovato per caso, giovedì 23 gennaio, da un elettricista che raggiungeva una cabina elettrica nelle vicinanze, per un guasto. La ragazza era vicino alla sua auto, tra i rovi, sotto il viadotto Bordonaro dell'autostrada Messina-Catania, nel tratto che doveva percorrere per tornare a casa quella notte. I tanti dubbi di un caso archiviato subito come incidente stradale. 

Il sostituto procuratore di Messina, Diego Capece Minutolo, ha emesso sei avvisi garanzia nei confronti di dirigenti del CAS, il Consorzio Autostrade Siciliane, accusati di omicidio colposo per la morte di Provvidenza Grassi. Secondo l'ipotesi del magistrato la causa della morte della sfortunata ragazza potrebbe quindi essere la cattiva manutenzione della tangenziale di Messina.

Intanto, è stata organizzata a Messina una fiaccolata in memoria di Provvidenza Grassi per sabato 1 febbraio, ore 18 con partenza da via Taormina e arrivo nel luogo del ritrovamento, il viadotto Bordonaro.

Nella puntata di ieri, mostrando una foto scattata l'11 luglio 2013 dagli operatori di Messinambiente, "Chi l'ha visto?" ha lanciato un appello agli spettatori per interpretare l'area bianca che si intravedeva sullo sfondo e che poteva sembrare un pezzo della carrozzeria della Fiat 600 di Provvidenza Grassi. A tentare di chiarire il giallo un'altra immagine di oggi, dove si vede che forse potrebbe anche trattarsi di un cornicione della casetta accanto alla quale è stata rinvenuta l'auto il 23 gennaio. Il mistero continua.


A.D.P.






AGGIORNAMENTO: Su richiesta della famiglia Grassi è stata annullata la fiaccolata.


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