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SANTALCO AUSPICA LA DECADENZA DEL SINDACO ACCORINTI

Il consigliere comunale, capogruppo della lista Felice per Messina Giuseppe Santalco, ha scritto una lettera a Babbo Natale che riportiamo integralmente. Potrebbe sembrare uno scherzo ma non lo è visto che è divenuta di dominio pubblico dal momento che è stata letta ieri in Consiglio Comunale. Di certo, Santalco è dotato di ironia ma la sua lettera, a tratti diverte e a tratti indigna perchè mai nessun sindaco di Messina, a nostra memoria, ha mai subito un trattamento del genere. Renato Accorinti non è diventato primo cittadino per "dispetto" ma è stato eletto, democraticamente, da tutti quelli che hanno creduto in lui e che erano stanchi di ex sindaci che avevano usato fondi di ecopass e stanziamenti regionali su corsi di formazione, a loro uso e consumo. Se poi, oggi, serpeggia un pò di delusione nei primi è solo perchè ci si aspettava prendesse altre decisioni sul city manager, sulla mensa scolastica, sul Teatro Vittorio Emanuele, sulla Tares, sui Tir, sull'impianto di Pace, sui canili, sulle luminarie di Natale ma definirlo un "sindaco bluff" ed "imbonitore" appare offensivo ed inopportuno. Forse, alcune sue scelte sono opinabili ma non condannabili perchè, in fondo, sta guidando, per la prima volta, una macchina amministrativa e non è facile, per chi è stato sempre dall'altro lato della barricata, adeguarsi al "palazzo dei bottoni". Ci auguriamo che il prossimo sindaco venga monitorato allo stesso modo cosicché non vi siano "buchi neri" nelle casse comunali.


Antonella Di Pietro





“Caro Babbo Natale, è quasi sei mesi che la nuova Giunta Comunale gestisce le sorti amministrative della nostra città. Come per incanto tanti amici che,per dispetto,avevano votato Accorinti Sindaco ora si rendono conto di aver votato un “Sindaco bluff”, che al di fuori della sua attività di pacifista ed imbonitore, pur venendo dal basso, sta deludendo tante aspettative che molti, poveri illusi avevano in lui. Molti amici di sinistra e di destra, pur di fare un dispetto alla politica hanno pensato che Accorinti fosse il male minore rispetto a Felice Calabrò! Ancora una volta la nostra città ha dimostrato autolesionismo e, pur di distruggere il pseudo nemico, ha votato il nulla, non dal punto di vista morale, ma dal punto di vista amministrativo. Quante responsabilità hanno parte del centro destra e del centro sinistra! Quanto sarebbe stato giusto un ballottaggio Garofalo-Calabrò; quanto autolesionismo in parte della sinistra cittadina che pur di non votare Calabrò ha fatto harakiri nella speranza di trovare sponda in Accorinti. Oggi la città riflette, la stampa incomincia ad interrogarsi, alcuni politici si pongono domande sul perché hanno votato Accorinti, i cittadini rimpiangono di aver votato Accorinti …il nuovo Messia.

Ormai da mesi monitoriamo Renato, uomo da principi etici ineccepibili, animato da grande buona volontà, educatore dei giovani e portatore di ideali di pace e di profonda umanità, lavoratore instancabile. Ma oltre questo il vuoto…..Chi ha avuto modo di ascoltarlo si è reso conto che il suo ormai è un discorso monocorde, in qualsiasi sede sempre lo stesso discorso filosofico-pacifista, ma mai un intervento da Sindaco della città. Mai interventi programmatici volti a dare un impulso allo sviluppo produttivo della città; mai un discorso che avvii una seria programmazione in termini di prospettive di lavoro per i giovani; mai interventi volti a tratteggiare una seria politica di sviluppo delle attività produttive; mai un coinvolgimento della parte sana sindacale della città alla ricerca di un confronto e di un coinvolgimento.

Parlare con lui di amministrazione e di investimenti produttivi è come parlare del sesso degli angeli; interrogarlo sulle problematiche finanziarie che assillano il Comune di Messina è parlare a vuoto; chiedergli un contributo di idee su come affrontare il futuro dell’ATM e di MessinAmbiente è come parlare ai sordi. Si è montato la testa e non perde occasione di parlare delle TV tedesche o straniere che lo hanno intervistato! Ma perché non si occupa di incentivare lo sviluppo produttivo di Messina nei mercati esteri? Ha ridotto la città al lumicino! Un Natale così buio non lo ricordiamo da decenni ed ora gli alberi di luci installati in città sono un affronto al decoro urbano! Vergogna! Hai disilluso anche il Natale dei bambini fatto di luci, hai ridotto Piazza Duomo ad una casba, dove si vende abbigliamento di varia natura accanto alla CATTEDRALE! Altro che mercatini di Natale. Sin qui per spirito di responsabilità abbiamo votato delle delibere essenziali per evitare di affossare ulteriormente il bilancio cittadino. Ma ora la misura è colma! Hai presentato un bilancio senza anima; non vi è alcuna prospettiva di sviluppo per la città; né politicamente si intravede in quali settori l’amministrazione intende utilizzare le poche risorse disponibili.

Siamo fortemente preoccupati che nei prossimi mesi si possa assistere al collasso della macchina comunale che i tuoi Assessori non governano come dimostrano i recenti dietro front su varie delibere. Da soli come Consiglio Comunale non possiamo farcela a far capire alla città, che in questo momento sembra stranamente ancora innamorata di Accorinti, che sta amministrando il nulla con una ideologia politica ben marcata! Ci rivolgiamo a chi ha veramente a cuore il futuro della città: anche Voi incalzate il Sindaco e la Giunta ad evitare di essere dilettanti allo sbaraglio, perché poi di mezzo ci vanno i cittadini. La stampa cittadina valuti il Sindaco sui fatti, sugli atti prodotti e su un suo disegno strategico di sviluppo della città.

A Babbo Natale scrivo una letterina:” Caro Babbo Natale non abbandonare definitivamente Messina, dacci presto un vero Sindaco, fai che la magistratura acceleri i tempi del ricorso, se passa troppo tempo i danni provocati dal pressappochismo e dalla incapacità amministrativa saranno irreversibili, corri il rischio che il prossimo Natale non troverai più i nostri figli che saranno costretti ad abbandonare la città! Troverai solo anziani, disoccupazione, crisi sociale e, ovviamente pace, tanta PACE, sarà, evidentemente, non la pace lieta – beata, scaturente dalle attività umane, quali la condivisione, la solidarietà, la partecipazione, ma la pace subita, connessa alla rassegnazione, scaturita dall’inerzia amministrativa a cui si è costretta la nostra città……. Fai presto!.”

- Giuseppe Santalco

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