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TRASPORTO DISABILI - LA STORIA DI FRANCESCO - LA FP CGIL ANNUNCIA PROTESTA PER DOMANI


Due “baffetti” di cioccolato e dita “imbiancate” dallo zucchero a velo che ricopriva il cornetto caldo e prelibato assaporato con gusto. Dopo tante mattinate amare, oggi, finalmente, per Francesco, undici anni, è stato un risveglio all’insegna della dolcezza. Uno di quelli che per tutti i bambini, nessuno escluso, dovrebbe rappresentare la normalità. Fatta di piccoli, grandi gesti di affetto, di carezze, di parole di conforto, di attenzioni. Tutto ciò, insomma, che al bimbo di Campo Italia, nato e cresciuto in condizioni familiari tutt’altro che semplici, è venuto a mancare. 

La recente vicenda che lo ha visto protagonista, duramente denunciata sulle pagine della stampa locale, conferma, purtroppo, quanto appena detto. Francesco, affetto da una forma di disabilità mentale che ne rende necessario il supporto di un insegnante di sostegno anche durante l’orario scolastico, ormai da diverse settimane raggiungeva il suo istituto “Elio Vittorini”, in località Annunziata, a piedi, “coprendo”, prima in discesa e poi in salita, i chilometri che lo separano dalla sua abitazione, sita, appunto, nella sovrastante zona collinare.

Ad accorgersi del suo silente e quotidiano disagio, sono stati, per puro caso, due Carabinieri in servizio nella zona. Gli uomini dell’Arma notando il piccolo percorrere il ripido tratto di strada, con indosso il peso della cartella, lo hanno avvicinato chiedendogli il perché di quella solitaria passeggiata mattutina. Il bimbo, con grande spontaneità, ha raccontato loro le ragioni di quella “a”normale quotidianità. E’ stato, dunque, solo per una fortuita ma fortunata coincidenza, che la storia del piccolo Francesco è venuta fuori dall’ imbarazzate cono di penombra sociale da cui fino ad oggi è rimasta avvolta. Immeditate le reazioni di sdegno da parte delle istituzioni coinvolte, a vario titolo nella vicenda, non altrettanto immediata, purtroppo, la risoluzione della vicenda. Fino, appunto, ad oggi.

L’immagine che vi abbiamo descritto sopra, il visino sporco di cioccolata, le mani “imbiancate” di zucchero a velo, fotografano l’immagine di Francesco di questa mattina. Il bimbo, infatti, grazie all’interessamento della segretaria generale della Funzione Pubblica Messina CGIL, Clara Crocé, è finalmente stato prelevato da casa con un mezzo messo a disposizione dalla cooperativa Genesi, altrettanto disponibile a venire incontro alle esigenze del minore. Quest’ultima, che gestisce il servizio di trasporto e assistenza igienico sanitaria dei ragazzi disabili nelle scuole medie inferiori, pur non avendo ancora ottenuto dal Comune autorizzazione amministrativa a poter riattivare il trasporto per il bimbo, ha infatti acconsentito ad accompagnare Francesco a scuola (e viceversa), grazie all’intercessione della FP CGIL. Che, come spiegato dalla Crocé «si fa carico di assumersi ogni responsabilità in attesa che da Palazzo Zanca non arrivi il permesso necessario».

La storia del bimbo di Campo Italia che, almeno all’apparenza, sembra aver scosso l’intera collettività, deve però servire da monito affinché, nella futura programmazione dei servizi sociali di cui l’Amministrazione dovrà farsi carico, vengano effettivamente colte e soddisfatte le esigenze dell’utenza. «Il caso in questione – conclude la Crocé – conferma quanto fondamentale sia, nella predisposizione dei prossimi bandi, effettuare un reale e veritiero censimento dei bisogni degli utenti, il cui numero, purtroppo, è in continuo crescita. Bisogna aumentare i livelli di assistenza, incrementando personale e ore di lavoro. Nessun bambino, d’ora in poi, dovrà trovarsi nelle condizioni di disagio vissute da Francesco». Il cui unico pensiero, in queste settimane, sarebbe dovuto essere quello di leccarsi i “baffetti” dal sottile velo di cioccolato adagiatosi sulla bocca, dove aver gustosamente addentato un cornetto. (Funzione Pubblica CGIL)


Intanto, Clara Crocé, dopo l'incontro di ieri in Prefettura con il vice capo di Gabinetto Caterina Minutoli ha annunciato che "la mobilitazione continuerà ad oltranza, fin quando da Palermo non arriveranno delle risposte. Anzi, la FP CGIL ritiene sia il caso di cominciare a lavorare su una possibile manifestazione a livello regionale. La mancanza di fondi per garantire i servizi di trasporto e assistenza igienico sanitari dei disabili negli istituti superiori, riguarda lavoratori e ragazzi e disabili presenti in tutte le province siciliane".

La mobilitazione, quindi, continua domani, giovedì 7 novembre, alle 9.30, davanti  al Tribunale di Messina. "Le famiglie di questi ragazzi – ha affermato la segretaria generale della FP CGIL, – non possono fare a meno delle prestazioni fornite dagli operatori, i quali, a loro volta, necessitano del pane quotidiano da portare a casa".  

"L’atteggiamento irresponsabile assunto dal governatore Rosario Crocetta – ha continuato la sindacalista - che aveva promesso 45 milioni da suddividere per le diverse province siciliane, soldi poi mai arrivati, ci spinge a valutare l’ipotesi di presentare una denuncia per interruzione di pubblico servizio".

"Prima di sbandierare ai quattro venti grandi rivoluzioni e grandi cambiamenti,  - ha concluso la Crocé - sarebbe forse il caso di pensare bene a quali possano essere le conseguenze, perché a pagare il prezzo più alto finiscono con l’essere sempre i più deboli".




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